Accorinti ascoltato dalla Commissione antimafia. Musumeci: “La politica non ha sufficienti anticorpi”

Accorinti è stato ascoltato dalla Commissione regionale Antimafia.

Audizione nella sede del Palazzo dei Normanni, a Palermo, per il sindaco della città di Messina, Renato Accorinti. Il primo cittadino è stato convocato dalla stessa Commissione per riferire su eventuali iniziative dell'Amministrazione comunale adottate sul fronte della legalità e del contrasto alla mafia.

Nel corso dell''audizione, durata due ore, Accorinti ha risposto alle numerose domande del presidente Nello Musumeci e dei deputati componenti. "Particolare attenzione – ha dichiarato il presidente dell'Antimafia– è stata rivolta alla società partecipata "Messina Ambiente", ai difficili rapporti del sindaco con la prefettura di Messina e con il collegio dei revisori dei conti, al fenomeno dell'abusivismo negli alloggi popolari, alla mancata adozione di alcuni regolamenti comunali ed alla vigilanza sui lavori pubblici".

"Emerge – ha aggiunto Musumeci- un quadro di diffusa illegalità in città, non sempre riconducibile alle organizzazioni mafiose ma a veri e propri clan che si contendono il controllo di vaste aree del territorio, soprattutto nelle periferie. Siamo rimasti molto colpiti, ad esempio, da quanto accaduto per la festa della Vara lo scorso anno al comandante della Polizia municipale: un episodio assai grave, che testimonia da un lato l'arroganza di alcuni gruppi e dall'altro il tentativo di delegittimare quel Corpo di polizia, sempre più esposto a intimidazioni di ogni genere. La politica a Messina, ormai da almeno un decennio, dimostra di non avere sufficienti anticorpi per tornare ad essere autorevole. L'audizione del sindaco è stata utile anche se non ha saputo rispondere ad alcune importanti nostre osservazioni”.

Musumeci ha ribadito che la Commissione non si occupa di reati penali ma di etica pubblica. “E' nella "zona grigia" il nostro campo di indagine, dove la malapolitica si incontra con burocrati collusi e con le pratiche del malaffare."

Accorinti non ha saputo rispondere ad alcune "importanti osservazioni" della Commissione che ha chiesto l'integrazione di documenti e ascoltera' nei prossimi giorni il direttore generale e altri dirigenti apicali.