I lettori di Tempostretto bocciano “la famiglia politica allargata” di Crocetta

La “famiglia politica allargata” di Crocetta non è piaciuta ai partecipanti del sondaggio di Tempostretto.

Nelle scorse settimane, non appena Udc e Pd hanno iniziato a sostenere l’ex sindaco di Gela quale candidato alla Presidenza della Regione, Tempostretto ha lanciato un sondaggio per capire come “quest’abbraccio” politico di centristi e democratici dopo che si erano guardati in cagnesco sin dall’inizio, sia stato registrato dagli elettori. Volevamo capire se l’alleanza con l’Udc abbia pesato negativamente sull’iniziale messaggio di Crocetta alla società civile ed ai movimenti.

C’è da aggiungere, per la verità, che durante il sondaggio la famiglia politica si è allargata ulteriormente, con l’Api e i finiani pronti all’accordo, e molti lombardiani delusi già in fila per entrare nell’alleanza. Lo stesso governatore, prima che D’Alia battesse tutti sul tempo, aveva espresso le sue simpatie verso Crocetta. Proprio ieri Cateno De Luca, che nei giorni scorsi ha incontrato l’eurodeputato Pd, si è detto pronto, in nome della sua “Rivoluzione siciliana” a far un passo indietro da candidato a favore di chi comunque ha i suoi stessi obiettivi “rivoluzionari”.

Categoricamente fuori dall’alleanza restano Idv e Sel.

Claudio Fava ha rilanciato l’ipotesi delle primarie mentre Leoluca Orlando (che ha incontrato il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia anche per tastare il terreno su una sua discesa in campo), ha chiarito che con i centristi eredi di Cuffaro non farà alleanze. Il sindaco di Palermo ha fatto un appello al Pd “perché fermi una corsa che lo porterà alla catastrofe. La Sicilia ha bisogno di discontinuità con gli ultimi 11 anni di sgoverni, ruberie e mortificazione etica. Ha bisogno di discontinuità nelle persone con un Presidente che non sia espressione delle burocrazie dei partiti che hanno sostenuto i governi. Serve discontinuità nei comportamenti delle forze politiche che devono smettere la pratica dei negoziati di basso profilo basati solo sulla caccia al voto e sulla spartizione delle poltrone”.

La domanda del sondaggio era: Crocetta candidato alla Presidenza sostenuto da Pd e Udc, e non sgradito a Lombardo. Siete d’accordo?

Al sondaggio hanno partecipato 780 lettori.

Secondo il 40% dei votanti con l’alleanza Pd-Udc di fatto si è persa un’occasione di rinnovamento politico.

Il 23% dei lettori ha condiviso l’operazione ed il 13% nel dichiarare gradimento per Crocetta ritiene comunque che non riuscirà a reggere le pressioni dei partiti in caso di elezione.

Il 15% non conosce Crocetta ed il 9% avrebbe preferito il coordinatore regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia.

Determinante, in senso negativo, è stata proprio l’alleanza Pd-Udc che, secondo i lettori, ha “snaturato” l’iniziale portata innovatrice della candidatura nata su facebook. I votanti non si fidano dei partiti tradizionali e lo dimostra anche quel 13% che, pur dichiarando mi piace Crocetta, ritengono che, in caso di elezioni non riuscirebbe a reggere le pressioni dei partiti che a urne chiuse presenterebbero il conto. Già in queste settimane Pd e Udc hanno tentato in ogni modo di “marcare il terreno” con i vecchi sistemi, cercando di riempire sin da adesso caselle e caselline. Crocetta ha detto no, ma il vero problema delle vaste coalizioni ( lo avrà uguale anche Musumeci) è proprio quello dei “no”, quanti se ne potranno dire e fino a quando.

Se il 40% dei lettori ha quindi bocciato l’operazione, c’è pure quel 13% che non si fida del “dopo” e non perché non si fidi del candidato, ma perché conosce bene i vizi dei partiti che stanno correndo con lui.

Il 23% condivide l’alleanza allargata ai centristi ed il 9% che avrebbe preferito D’Alia è segnale di questa posizione favorevole all’accordo.

Resta infine quel 15% che non lo conosce.

A conti fatti è probabile che la famiglia politica allargata porti i voti dei serbatoi Pd e Udc che a Messina è risaputo sono ben forniti, ma sotto il profilo dell’immagine “l’abbraccio” con Genovese e D’Alia non è piaciuto a chi pensava ad un cambiamento radicale.

E se il Pd di Genovese ha governato con Lombardo negli ultimi anni e non solo con un sostegno “morale” ma con un assessore, Centorrino, in giunta, dall’altra parte c’è l’Udc di D’Alia che ha governato sia con Lombardo a fasi alterne, che a Messina, dal 2008 ad oggi con Buzzanca e Ricevuto. E se con Buzzanca il divorzio sarà tra pochi giorni, con Ricevuto il matrimonio va a gonfie vele,tanto che il 9 agosto è stato designato vicepresidente della Provincia Carmelo Torre, Udc (corrente Naro).

Alchimie difficili da far comprendere agli elettori quando si vuol parlare di rinnovamento scrivendo sempre le stesse pagine con gli stessi protagonisti.

Rosaria Brancato