Sono solo cinque baracche, pochissime rispetto a quelle che andrebbero abbattute, ma rappresentano un segnale che sul fronte risanamento qualcosa si muove. Sono quelle che danno su via Taormina, quindi l’opera è ben visibile dalla grande strada di collegamento tra il centro città e la zona sud.
Non è mancata qualche protesta ma, in genere, tutto si è svolto per come preventivato. Piccolo il nucleo di casette da demolire, grande il numero di tecnici impegnati: la squadra movimento terra, composta da mezzi e uomini dell’autoparco comunale, la Protezione Civile, il dipartimento Politiche per la casa, gli agenti della sezione Tutela del Territorio. A sovrintendere le operazioni l’assessore Sebastiano Pino.
La scorsa settimana erano arrivate le ordinanze di sgombero e la maggior parte degli abitanti ha lasciato le casette spontaneamente. Alcune erano libere già da un po’, dopo l’assegnazione delle case sul lato monte di via Taormina, ma c’è ancora chi ci abita e attende di conoscere il proprio destino. La continuazione dell’opera è legata, come sempre, alla disponibilità finanziaria. Servono 50mila euro, in particolare, per lo smaltimento dell’amianto che ancora si trova sui tetti di alcune casette. Una somma che l’Iacp ha richiesto alla Regione ma che potrebbe impiegare anche il Comune, una volta approvato il bilancio di previsione.