La legge 221 del 17 dicembre 2012 ha bloccato l’iter per il Ponte sullo Stretto. Il progetto definitivo era stato approvato dal Cda della Stretto di Messina il 29 luglio 2011 e aveva incassato anche la compatibilità ambientale e paesaggistica, pur senza ottenere ancora il via libera per il passaggio alla fase esecutiva. Tutto si era fermato in quel momento e l’argomento Ponte sembrava passato sotto silenzio. Fino a poco tempo fa, tirato nuovamente fuori dal premier Renzi, per il timore di dover indennizzare Eurolink, il contraente generale dell’opera.
Seri dubbi sull’alta velocità ferroviaria, ma il progetto Ponte piace anche al presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, che ha avuto modo di dirlo al termine di un’audizione alla Camera sullo “Sblocca Italia”. “Se il Governo fa riprendere il progetto – ha affermato -, siamo pronti a ripartire subito. E’ un’opera strategica, con grande valenza per il sud. In 12-18 mesi si potrebbe dare un contributo importante agli investimenti e all’occupazione”. |
Pareri favorevoli anche a livello locale. Secondo CittadinanzAttiva, “il Ponte è l’unico modo per salvare Messina e la Sicilia, ma le istituzioni restano impassibili”. La proposta è quella di una petizione popolare, un referendum sulla realizzazione del Ponte. “Non fare il ponte oggi – conclude l’associazione – costa quanto sarebbe costato farlo. Fare il ponte significa invece arricchire Messina e dare lavoro ai messinesi”.