Abbate: «Palazzo Zanca sembra una pentola a pressione in ebollizione pronta a scoppiare»

«In questi giorni Palazzo Zanca sembra una pentola a pressione in ebollizione pronta a scoppiare». A 24 ore di distanza dalla conferenza stampa domenicale indetta in fretta e furia dalla giunta Accorinti, il presidente della commissione bilancio di Palazzo Zanca , Carlo Abbate , lancia l'allarme ed interviene con una nota per commentare quanto dichiarato da sindaco ed assessori e comunaicare che domani, martedì 26 aprile, alle ore 11.30 , si svolgerà una seduta urgente e straordinaria della sua commissione.

A confrontarsi con i consiglieri comunali ci saranno quelli che il consigliere comunale ex Dr definisce «tutti gli attori della vicenda» vale a dire: l’ assessore al bilancio Eller , i componenti del Collegio dei revisori dei conti , I responsabili degli uffici , la Presidenza del Consiglio

L’obiettivo dichiarato di Abbate è quello di « tentare, prima che il tempo sia scaduto per ricevere i trasferimenti dallo Stato, di chiarire le posizioni e lo stato dei lavori, nella convinzione che la politica è ricerca senza sosta delle soluzioni ai problemi della collettività. Ciò – aggiunge il presidente della commissione bilancio – nell'esclusivo interesse della Città e dei suoi cittadini che da tempo attendono un riscatto dalla propria condizione, auspicando uno scatto d'orgoglio della classe dirigente tutta, volto esclusivamente ad invertire un lento ed inesorabile declino della città che ai più appare ormai inevitabile».

In merito a quanto emerso nella conferenza stampa convocata con urgenza da sindaco ed assessori, Abbate commenta in maniera negativa le esternazioni di Accorinti ed Eller, che hanno in sostanza invitato il Collegio dei revisori a dare parere velocemente ed il Consiglio comunale a votare il bilancio di previsione 2015 anche in presenza di un pronunciamento non favorevole : «sembra che l'Amministrazione comunale abbia voluto mettere la parola fine agli enormi ritardi da essa stessa accumulati, si tratta infatti di previsionale 2015, per la stesura del noto bilancio , la quarta, chiudendo il dialogo e ponendo un "prendere o lasciare" al Collegio dei revisori dei conti ed al Consiglio Comunale».

«Ritengo – continua il presidente – che questo diktat non giovi a nessuno poiché non c'è di mezzo soltanto la difesa ad oltranza del proprio operato ma ben di più, come l'espletamento dei servizi erogati dal Comune ai cittadini, gli stipendi dei lavoratori dipendenti, i creditori da soddisfare.

Abbate non risparmia dalle critiche neanche il Collegio dei revisori dei conti, allorquando afferma che «il frenetico andirivieni di incontri, note, richieste di documentazione, sembra aver stancato un po’ tutti a cominciare dall'opinione pubblica».

Insomma, da parte di Abbate un colpo al cerchio ed uno alla botte, ma anche l’ invito rivolto a tutti i soggetti coinvolti a non «abbandonare la strada del dialogo e del confronto serio e leale». (DLT)