Frana a Tremonti, 250 famiglie a rischio isolamento. E quella strada dimenticata…

“Un muro di contenimento spaccato, una strada parzialmente implosa, un marciapiede vistosamente divelto, il terreno sottostante che si sgretola e frana pericolosamente a valle. Oltre 250 famiglie dei complessi Zancle e Miramare sono a rischio isolamento, a causa del progressivo smottamento dell’unica strada di collegamento con la via Tremonti e la città”. Lo segnala il consigliere comunale Daniele Zuccarello, che ha scritto al sindaco Accorinti, all’assessore alla Protezione Civile, Pino, e al dirigente Cardia.

“Proprio per evitare il rischio di isolamento, originariamente e da progetto – ricorda Zuccarello -, era stato previsto che i complessi abitativi fossero asserviti da due strade: una è quella che oggi ha urgente bisogno di una messa in sicurezza e l'altra è quella che doveva essere una via di collegamento con il rione San Licandro. Nondimeno e inspiegabilmente, sul percorso di quest'ultima, qualche genio ha deciso che vi dovesse sorgere un piscina comunale al coperto (rimasta a rustico con lavori fermi da anni); oggi, pertanto, si possono apprezzare i benefìci di un'opera pubblica incompiuta e di una strada che si perde nel fogliame cittadino. Sollecitata da una denuncia alla Procura della Repubblica, che uno degli amministratori degli stabili coinvolti ha provveduto a fare, l'amministrazione comunale è intervenuta con una segnaletica indicante la situazione di pericolo e il divieto di transito sul lato smottato della carreggiata. Si tratta, però, solo di palliativi che non risolvono il problema degli abitanti dei complessi abitativi interessati, sempre più preoccupati dalla prossima ed inevitabile interruzione definitiva della strada di collegamento”.

Nel 2015 furono spesi 77mila 609 euro per svolgere le indagini idrogeologiche dei luoghi. “Considerato il notevole peggioramento dello stato dei luoghi in questione – conclude Zuccarello – chiedo delucidazioni in merito alle soluzioni che intendete adottare per risolvere questa grave problematica. Urge una risoluzione tempestiva, per scongiurare il rischio di isolamento delle famiglie coinvolte e, ancor di più, per garantire l'incolumità fisica di quei cittadini, al momento, costretti a vivere in questa situazione fortemente precaria dal punto di vista della sicurezza”.