Moto Enduro sulla spiaggia di Mortelle. Ialacqua: “Com’è possibile?”

MESSINA – "Montagne di sabbia anomale, canali profondi, “ruspate” sulla spiaggia: è questo il modo deformato in cui si presenta oggi la spiaggia di Mortelle in attesa della manifestazione “Enduro di Messina – 100 minuti su sabbia”, patrocinata anche dal Comune di Messina. Un campo di gara preparato per accogliere decine di moto che si presenteranno domenica 2 dicembre sulla spiaggia di Mortelle per rieditare una manifestazione che non si teneva più, e non a caso, da decenni e che avrà, ed ha già avuto, un impatto dirompente sulla spiaggia". Lo dice l'ex assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua, oggi attivista di Cambiamo Messina dal basso.

"E' strano pensare – prosegue – che proprio questa estate erano stati mobilitati i vigili urbani per impedire i “tradizionali” falò di ferragosto a salvaguardia della spiaggia, che ogni estate viene emanata un'ordinanza per dettare i comportamenti da seguire nel rispetto dei bagnanti e dell'ambiente, proibendo dall'abbandono dei rifiuti ai giochi molesti. Oggi in quelle stesse spiagge si permette lo svolgimento di una esibizione motociclistica devastante per l'ambiente naturale, soprattutto per un ambiente delicato come la spiaggia. Un ecosistema fragile, fatto di flora e fauna endemiche, fatto di dune sabbiose, di un territorio a rischio erosione che rientra pienamente nella Zps “Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area marina dello Stretto di Messina”. Questo habitat rischia di essere destabilizzato da centinaia di pneumatici che “solcheranno” per ore la spiaggia di Mortelle".

Da qui una serie di domande: "Chi ha autorizzato tale manifestazione? Si è tenuto conto dei vincoli ambientali dell'area? Si è valutata l'incidenza che una manifestazione di questo tipo può avere sulla spiaggia di Mortelle? E con che credibilità il Comune di Messina, patrocinatore dell'evento con gli Assessorati con deleghe allo sport, al turismo ed all'ambiente, potrà invitare la prossima estate i cittadini a non buttare cicche di sigarette in spiaggia, o raccogliere in maniera differenziata i rifiuti, se poi sponsorizza attività così impattanti sull'ambiente?".

Ialacqua annuncia i passi istituzionali e legali necessari affinchè venga fatta chiarezza su chi, come e perchè ha consentito tale devastazione.