Non solo rame, ora si rubano anche le griglie dei tombini. Il degrado dell’asilo del Cep

Oltre alla razzia di chilometri di cavi di rame, nell’intera area del villaggio Cep sono state da tempo portate via tutte le griglie dai tombini di raccolta delle acque piovane.

A pagarne le conseguenze però non è solo la viabilità della zona (le auto corrono giornalmente il rischio di finirci dentro) e i pedoni lungo i viali adiacenti alla strada, ma anche i bambini del Plesso “Palazzo Saja” che ospita la scuole dell’infanzia, facente parte dell’Istituto Comprensivo “G. Catalfamo”: in uno dei due ingressi di cui la scuola è dotata (che un tempo era l’ingresso principale del plesso) è stata rimossa la griglia collocata nella parte interna del cancello, che si estendeva per tutta la sua lunghezza, col risultato che l’ingresso stesso è stato sbarrato a pedoni e vetture.

Ciò tuttavia non impedisce ai bambini di giungere dall’interno del cortile in prossimità del cancello suddetto e di correre quotidianamente il rischio di finire dentro alla caditoia (alta almeno 60 centimetri).

I pericoli all’interno del cortile dell’asilo non finiscono comunque qui: da anni l’area adibita a parco giochi non è oggetto di interventi di manutenzione e le sterpaglie hanno ormai raggiunto altezze inverosimili, tanto da ricoprire i giochi stessi e renderli del tutto inutilizzabili, così come lo stesso cortile.

Il consigliere comunale Claudio Cardile ed il collega del II quartiere Salvatore Sentimentale, chiedono l’intervento dell’amministrazione comunale “al fine di scongiurare incidenti per i bambini che frequentano l’asilo e ridare il giusto decoro all’intera area limitrofa”.

Altri furti si sono registrati anche al cimitero di Cumia Superiore, dove sono stati rimossi numerosi portafiori in bronzo e ottone e danneggiate alcune lapidi di marmo.