Ospedale Piemonte, Caruso risponde alla Fials Medici: «Agiamo nel rispetto della normativa regolamentare»

Ieri le accuse, pesantissime, lanciate dalla Fials provinciale Medici; oggi la replica del direttore generale dell’azienda ospedaliera “Ospedali riuniti Papardo- Piemonte ” Armando Caruso. Al centro della polemica tra le due parti la funzionalità e l’efficienza del nosocomio di viale Europa, con l’organizzazione sindacale che ha denunciato, in una nota , lo svuotamento dei servizi primari per il pronto soccorso e del personale; e proclamato lo stato d’agitazione dei lavoratori, autodefinitisi “indignados” (vedi articolo correlato) sulla scia del movimento di contestazione politica nato in Spagna e dilagato velocemente anche in altre parti d’Europa . Il contenuto del documento sottoscritto dalla Fials provinciale Medici, che parla di «inevitabile paralisi operativa con consequenziale chiusura dell’Ospedale Piemonte», viene, però, contestato dal dg Caruso, che accusa l’organizzazione sindacale di cerare «un allarmismo ingiustificato», sottolineando al contempo che la «Direzione Generale ha agito sempre, anche in tema di mobilità delpersonale, nel rispetto delle Linee Guida Assessoriali alla luce delle quali si è proceduto a predisporre apposito Regolamento Aziendale concordato con tutte le Organizzazioni Sindacali e sottoscritto dalle stesse, col quale si è proceduto a regolamentare la mobilità interna interpresidiale. Fermo restando – continua la nota del direttore generale – il numero dei posti letto fissato dal Decreto Regionale in n. 121, tenuto conto dell’attuale rimodulazione e riorganizzazione dei posti letto dei due Presidi, anche a causa dell’attività di ristrutturazione di vari padiglioni presenti presso il P.O. Piemonte, si è proceduto a trasferire ed accorpare alcune Unità Operative presso il P.O. Papardo».
Caruso spiega, inoltre, che «le citate attività, tutte inserite in locali adeguati sismicamente, hanno comportato parimenti una diminuzione dei posti letto presso il Plesso Ospedaliero Piemonte (n. 78 posti letto), con una naturale diminuzione della normale attività di degenza».
Per quanto riguarda, poi, la funzionalità e l’ operatività del Piemonte, «l’ Amministrazione – sottolinea ancora il dg – ha ritenuto opportuno procedere a predisporre apposite graduatorie di personale infermieristico ed ausiliario dalle quali eventualmente attingere qualora fosse necessario.Compito della Direzione Aziendale – conclude Caruso – è procedere all’allocazione delle risorse umane dove risulti necessario, nel rispetto della normativa regolamentare». (DLT)