Il sindaco di Milazzo chiede lo stato di calamità naturale. Croce lo estende ai comuni colpiti

Dopo l’incontro di oggi con l’Assessore Regionale al Territorio Maurizio Croce e le promesse di sostegno ricevute dal Presidente della Regione Rosario Crocetta, il sindaco Giovanni Formica si dichiara pronto a richiedere lo Stato di Calamità Naturale. Si procederà adesso, seguendo i primi adempimenti burocratici, a chiedere lo Stato di Emergenza così da ricevere i primi aiuti.

“Ricevere un aiuto da Regione e governo nazionale? Lo speriamo –Dichiara Formica, che aggiunge- La situazione è parecchio difficile. Abbiamo 120 sfollati, 30 dei quali sono stati ospitati gratuitamente dall'Hotel Riviera che ci ha messo a disposizione 18 stanze. Gli altri sono andati a dormire da amici e parenti. Le case di via Bastione, almeno apparentemente, non hanno avuto alcun cedimento strutturale ma il fango, che ha raggiunto i 180 cm di altezza, ha invaso le abitazioni rovinando arredi e danneggiando gli infissi. La cosa drammatica è che molte famiglie questa situazione l’hanno vissuta già nel 2011. All'epoca nessuno aiuto economico è arrivato dalle istituzioni e oggi dovranno nuovamente indebitarsi per comprare altri mobili ed elettrodomestici. Ecco perché chiederò che questi cittadini vengano aiutati –conclude- E’ un fatto anche di giustizia sociale dato che in quest’arco temporale nulla è stato fatto per mettere in sicurezza il torrente”.

Attualmente sono ancora in corso gli interventi dei volontari per mettere in sicurezza la zona e spalare il fango da strade e abitazioni. I tecnici comunali dei Lavori Pubblici sono impegnati, invece, in un’attenta ricognizione di tutto ciò che ha provocato l’esondazione del “Mela” così da valutare le prossime mosse. I danni sono molti e, seppur non si conosca ancora l’entità precisa, si parla già di centinaia di migliaia di euro.

Intanto l’assessore Croce replica ai 5Stelle “In merito alle dichiarazioni dell'on. Zafarana, mi sembra opportuno, fare alcune precisazioni. Il ruolo del Commissario per il rischio idrogeologico, da me svolto nelle Regioni Sicilia, Puglia e Calabria sino a dicembre 2014, non era assolutamente un ruolo di controllo e vigilanza del territorio né tantomeno di pianificazione e programmazione di interventi. Il Commissario riveste ancora oggi il mero ruolo di attuazione di programmi di interventi stabiliti da appositi Accordi di Programma Stato-Regioni. A tal fine, così come è facilmente reperibile dalle banche dati nazionali si fa altresì presente, e sono sempre pronto a fornire gli opportuni chiarimenti all'onorevole Zafarana, che la Regione Siciliana è risultata la Regione più virtuosa avendo realizzato nel quadriennio 2010-2014 il 95% degli interventi programmati. Con riferimento all'attività assessoriale da me svolta, restando a disposizione per qualunque chiarimento in aula, vorrei rappresentare, con orgoglio, che la Regione Siciliana è tra le prime regioni d'Italia ad aver redatto il Piano Alluvioni, che proprio nella giornata di venerdì scorso ha avuto la VAS in sede statale. Con riferimento agli eventi alluvionali verificatesi nelle ultime ore stiamo già predisponendo la documentazione per la dichiarazione dello stato di calamità naturale nell'intera provincia di Messina e la contestuale richiesta di dichiarazione di stato d'emergenza da presentare al Consiglio dei Ministri. Condivido l'appello dell'on. Picciolo e già da domani provvederò ad acquisire tutta la documentazione necessaria al fine di accertare la causa dei ritardi dell'attuazione della precedente ordinanza ed eventuali responsabilità. Il presidente della Regione ha già dato mandato agli uffici di verificare l'accertamento di eventuali somme da stanziare per gli eventi verificatesi anche attraverso il reperimento di risorse già liberate dalla precedente programmazione comunitaria”.

Salvatore Di Trapani