Eolie, cemento sui fondali e sulle posidonie: la Guardia Costiera fa pulizia

Un'operazione della Guardia Costiera denominata Exhumation Operation ha permesso di ripulire una gran parte dell'arcipelago eoliano.

Anche sott'acqua, spesso, infatti, la natura è soffocata dal cemento. In un mese, con pazienza e competenza, il Nucleo Subacquei della Guardia Costiera ha individuato e rimosso dai fondali ben ventidue blocchi in cemento, comunemente chiamati Corpi Morti una catenaria di circa 4,5 tonnellate di peso, decine di ancore di varie forme e dimensioni assemblate sul fondale marino in modo da formare veri e propri sistemi di ancoraggio, il tutto posizionato abusivamente.

Questi sistemi vengono utilizzati illecitamente per l’ormeggio di natanti ed imbarcazioni di medie e grandi dimensioni, senza alcuna autorizzazione. Alcuni sistemi di ormeggio sono stati ritrovati su praterie di Posidonia, pianta acquatica inclusa tra le specie protette, ed altri, invece, realizzati all'interno di materiali incompatibili con l'ambiente marino che, con il passare del tempo, possono inquinare e compromettere irrimediabilmente l'ecosistema eoliano.

A galla sono tornate circa 30 tonnellate di materiale di vario genere, che ora saranno smaltite come dovuto e che non inquineranno più la costa.

L'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari intensificherà i controlli in tal senso e rammenta, a tutti coloro che “vanno per mare”, l’importanza del rispetto delle norme ambientali al fine di tutelare l'ecosistema e la biodiversità di questo splendido Arcipelago