Furci. Lastre di amianto e scarti edili accanto ai cassonetti, al Comune costa 2.300 euro smaltirli

Il Comune di Furci ha provveduto a rimuovere e smaltire, secondo la normativa vigente e con un intervento urgente ad opera di una ditta specializzata, le lastre di amianto e materiale edile scarica abusivamente nelle vie Cesare Battisti, a ridosso della Zona artigianale e S. Antonio. L’ente locale ha dovuto spendere 2mila e 300 euro, oltre Iva. “Sodi dei cittadini – rimarca l’assessore Saverio Palato – erogati per colpa di qualche sconsiderato che ha creato apprensione tra i residenti, i quali hanno giustamente protestato, e tra noi amministratori. Che ci siamo dovuti muovere secondo quanto previsto dalla legge e con i tempi tecnici necessari”. L’increscioso quadretto era stato segnalato agli amministratori nei giorni scorsi e denunciato anche pubblicamente, dai cittadini, attraverso i social network.

Il provvedimento di rimozione, dettato da gravi motivi igienico-sanitari, ha fatto seguito alla dettagliata relazione di due agenti di polizia municipale. Da essa si evince che due aree, in piena zona urbana, erano state trasformate in una sorta di discarica speciale a cielo aperto. I vigili urbani hanno rilevato, nello stallo riservato ai cassonetti, sacchetti con materiale edile, cinque carcasse di televisori e cinque lastre di eternit, un metro per 40 centimeri. Una situazione che si ripete nel tempo e che ha portato gli agenti di polizia municipale, tra l’altro, ad evidenziare la necessità di disporre ulteriori controlli della zona, anche con appositi strumenti di videosorveglianza. Al sindaco, Sebastiano Foti è giunta anche una relazione dell’Ufficio tecnico, in seguito ad un sopralluogo, seguito a quello dei due agenti di polizia municipale, firmato dai geometri Domenico Gennaro e Carmelina Gatto.

Carmelo Caspanello