Ram e sponsorizzazioni: polemiche in corso

Solo qualche giorno fa avevamo parlato dell’Oratorio di Olivarella e del contributo della Ram per il rifacimento del manto di erba sintetica, da qualche tempo usurato.
Se da un lato c’è stato il grazie alla Ram da parte di chi frequenta l’oratorio di Padre Dario Mostaccio, dall’altro c’è chi contesta, come avvenne anche per la Notte Bianca di Milazzo, la sponsorizzazione da parte della raffineria Mediterranea.

Non manca certo l’intervento della Federazione dei Verdi con Giuseppe Marano che afferma come “tutto questo è amorale, e non può essere di esempio per la comunità”. Marano afferma che “la chiesa non può accettare contributi o opere di compensazioni da chi inquina costantemente un territorio con emissioni convogliate e fuggitive di benzene, idrocarburi, acido solfidrico ecc. tutte sostanze chimiche di ogni genere che contribuiscono a metilare il DNA dei cittadini e dei bambini in quanto trattasi di sostanze altamente tossiche e cancerogene”.

Marano insiste sul fatto che il comprensorio ha bisogno di bonifiche, di risanamento, adottando il principio Europeo che "Chi inquina deve pagare", e non in termini di compensazioni o contributi sociali, ma di risarcimento per disastro ambientale e di continui danni perpetrati alle persone e ai beni comuni come aria, suolo, sottosuolo e falde acquifere di tutta la Valle del Mela.

Anche il movimento spontaneo apartitico “No Ram No Css” ha contestato il contributo della Ram, e ieri mattina ha manifestato davanti alla Chiesa di Olivarella, dove Padre Mostaccio stava celebrando la messa. Il movimento contesta questi continui “baratti”: a Pace del Mela la Terna baratta l’ambiente con piazze, strade e fontane mentre a Olivarella regala, in cambio del silenzio, l’erba sintetica del campetto.

Serena Sframeli