Valle del Mela, lo studio: “Nessuna emergenza tumori legata alle industrie”

Emergenza tumori nella valle del Mela? Non secondo i dati del Registro tumori della Sicilia orientale. Nel corso della Settimana della salute, il direttore del registro Salvatore Sciacca ha fatto una sintesi dello stato delle ricerche, evidenziando come le aree metropolitane mostrino incidenze tumorali maggiori rispetto ai siti industriali. Al punto che il comprensorio di Milazzo, nonostante la presenza della zona industriale, risulta essere uno dei più in salute di tutta l’area osservata.

“In quanto a incidenza tumorale, le zone industriali vengono dopo le grandi aree metropolitane” – ribadisce Sciacca, che conferma il pesante impatto dello smog (e dell’inquinamento cittadino in generale) sulla salute – “in questa speciale classifica, al primo posto troviamo Catania, seguita da Palermo e Messina; se allarghiamo la valutazione a grossi conglomerati urbani, troviamo anche l’area di Gravina-Acireale-Giarre”.

Il primo polo industriale per impatto sulla salute, almeno da un punto di vista statistico, è quello di Augusta e Priolo, all’ottavo posto; il distretto di Gela è al quindicesimo, mentre Milazzo addirittura al trentesimo. “Fattori urbani sembrano avere un maggiore impatto dell’inquinamento industriale” – ribadisce Sciacca – “basti pensare all’anomala quantità di tumori alla tiroide registrati nel catanese, o alla differenza significativa di incidenza tumorale tra la parte orientale e occidentale dell’Etna, in corrispondenza della direzione preminente del vento (da ponente verso levante)”.

Non sono mancate le contestazioni nei confronti dello studio. Accusato di conflitto d’interessi per esser stato consulente di alcune grandi industrie, Sciacca ha risposto spiegando che i metodi di rilevazione e acquisizione dei dati sono pubblici e ben descritti, e che chiunque può analizzare il registro, nello spirito della peer review. I dati sono consultabili sul sito del Registro tumori integrato della Sicilia orientale.