Danni paesaggistici, il Tar Palermo: sanzioni prescritte in 5 anni

Non mancheranno le polemiche dopo la sentenza del Tar di Palermo, datata 23 ottobre scorso, in tema di prescrizione delle sanzioni per i danni ambientali. Sanzioni che negli ultimi mesi l'assessorato regionale ai Beni Culturali ha notificato a pioggia nei confronti dei proprietari di immobili a suo tempo edificati abusivamente su aree sottoposte a vincolo paesaggistico e successivamente fatti oggetto di titolo edilizio in sanatoria. Il Tribunale amministrativo regionale, infatti, consolidando così l'orientamento giurisprudenziale già emerso ad aprile scorso con la sentenza n. 836/2015, ha affermato che la sanzione si prescrive in 5 anni.

La nuova sentenza è la n. 2645/2015, del 23 ottobre scorso appunto, arrivata alla fine del ricorso proposto da un residente delle isole Eolie. L'uomo, assistito dagli avvocati Ferdinando Croce e Giovan Battista Macrì Pellizzeri, ha ottenuto l’annullamento di una sanzione pecuniaria del considerevole importo di 10 mila euro e 495.

Sostanzialmente secondo il TAR la sanzione non si paga se non viene notificata entro i 5 anni dalla concessione in sanatoria. "Si tratta, in tempi come questi di fortissima crisi economica – commentano i legali, a lavoro sui ricorsi insieme ai colleghi Elena Florio, Diego Busacca, Giuseppe Cincotta e Onofrio Natoli – di un importante principio di civiltà giuridica, che consentirà al cittadino di non vedersi incolpevolmente addebitato, a distanza di molto tempo dalla regolarizzazione della propria posizione urbanistico-edilizia, il pagamento delle ingenti somme quantificate dalle locali Soprintendenze a titolo di danno all’ambiente".

I provvedimenti sanzionatori in questione, in corso di notifica da parte dell’Assessorato dei Beni Culturali, sono stati fin qui prevalentemente indirizzati ai residenti del territorio delle Isole Eolie, di quello della Riserva Naturale Orientata “Ganzirri-Capo Peloro” a Messina, del comprensorio di Taormina-Castelmola-Giardini Naxos e, nel trapanese, di quello di San Vito Lo Capo, ma sono destinati a giungere in tutte le altre aree della Regione Siciliana sottoposte a vincolo paesaggistico.

(Alessandra Serio)