Caos ai seggi: digos, verifiche, proteste, ritardi. La Amata: “Fatti gravi”

Accade a Messina. Accade che ieri nel sito ufficiale del Comune, insieme ai dati che “sembravano” (è il caso di dirlo), definitivo, appare una scritta: “ATTENZIONE, I DATI SONO SOTTO VERIFICA, IN QUANTO PER LE SEZIONI 42, 116,136, 151, 173, 178, 182, 188, 190, 221, 222, 240 e 248, attraverso i verbali prodotti dai Presidenti, pervenuti a questa amministrazione, non è stato possibile rilevare l’origine delle incongruenze.”

Un fatto simile, a due giorni dalla chiusura delle votazioni non ha riscontri analoghi e getta non pochi dubbi sui risultati che a questo punto tanto ufficiali non sono. Decine di candidati ed intere liste che “ballano” sulla soglia di pochi numeri, sono pronti ad ogni tipo di azione a tutela dei legittimi interessi. Fare calcoli su nomi e attribuzioni di seggi è in questo momento persino azzardato.

Ieri sera a Palazzo Zanca sono arrivati anche gli uomini della Digos, segnale questo che anche il Palazzo di Giustizia vuol capire cosa sia accaduto. Non è esclusa l’apertura di un’inchiesta.

Al di là di quanto accadrà un fatto è certo: si è registrato il CAOS e ha davvero ragione chi, come la deputata regionale di Fratelli d’Italia Elvira Amata propone che presidenti e scrutatori seguano corsi di aggiornamento e formazione prima di sedersi ai seggi.

Tra leggi elettorali a dir poco assurde, stanchezza, stress e scarsa conoscenza delle modalità, ogni competizione elettorale rischia di trasformarsi in un tunnel.

Impensabile che le operazioni di scrutinio avvengano in questa maniera– scrive la Amata- Rallentamenti, ritardi e riconteggi sono solo alcune delle conseguenze che una forte inesperienza degli scrutatori e soprattutto dei presidenti di seggio ha determinato. Un tour de force inumano quello che ha visto chi era impegnato ai seggi a rimanere a lavorare anche per oltre 24 ore o più. È necessario che si pensi ad un corso obbligatorio per chi andrà a rivestire l’incarico di presidente di seggio affinché sia totalmente chiaro a chi ha un ruolo di tale responsabilità ogni aspetto inerente le operazioni di voto e di spoglio. Non è raro che addirittura rappresentanti di lista siano dovuti andare in soccorso di Presidenti confusi o inesperti. Ci rendiamo conto che si tratta di circostanze gravi e certamente non conformi a quella garanzia di correttezza e serietà nello svolgimento della massima azione democratica nel nostro Paese? Una situazione che va rivista una volta per tutte”,

R.Br.