Taormina. “Stop all’assalto del territorio”, Bolognari riparte dal Prg VIDEO

TAORMINA. Sedici anni dopo, Mario Bolognari si rimette in gioco. Era il maggio del 2002 quando depose la fascia di sindaco che ricevette nel 1993. La sua candidatura a primo cittadino era ormai un fatto noto. Questa mattina ha svelato il logo. In mezzo alla scritta “La nostra Taormina con Mario Bolognari sindaco”, campeggia il luogo simbolo della capitale siciliana del turismo, il Teatro antico. Il professore riparte dal Piano regolatore generale: “Faremo nomi e cognomi di chi ha snaturato il Prg e lo ha paralizzato. Bisogna dire basta all'assalto al territorio, per lo più fatto da esterni. Non sono contro gli investimenti, ma bisogna discutere in che termini, senza mettere a repentaglio l'assetto urbanistico”. Il professore cita poi i dati della differenziata, che relegano Taormina al 245° posto in Sicilia (a pochi chilometri di distanza, per la cronaca, S. Teresa di Riva è nella top 10 con oltre il 70%) e punta nell’immediatezza al traguardo del 20%. In primo piano Bolognari ha messo i nodi che stanno attanagliando Taormina e i taorminesi: dal caso “S. Domenico” (“dal nuovo acquirente, Statuto, vogliamo massima chiarezza sui progetti di sviluppo dello storico albergo”), al recupero delle aree degradate della città. Tra le priorità anche il Palacongressi e Taormina Arte. I nodi da sciogliere sono davvero tanti. Bolognari ha spaziato su più fronti, evidenziando che nella campagna elettorale saranno approfonditi temi che vanno dal volontariato civico al baratto, che riguarda chi non riesce a pagare le tasse e sopperisce con una prestazione d’opera. Quella che doveva essere una conferenza stampa si è trasformata in una sorta di convention. La campagna elettorale è appena cominciata. (Nel video l'intervista integrale al candidato sindaco Mario Bolognari)