Il Pd scrive alle Forze Armate, il M5S elogia Accorinti e contesta D’Alia

Quella bandiera della pace con il primo verso dell’articolo 11 della Costituzione Italiana e quell’intervento durante la cerimonia dedicata ai caduti nel giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate sono destinati a far discutere ancora. Non si sono ancora spente le polemiche per il gesto del Sindaco Renato Accorinti, gesto che fin dal primo istante ha creato profonde divisioni tra chi ha apprezzato il messaggio che il primo cittadino ha voluto mandare da quella piazza e chi invece ha trovato offensivo e fuori luogo l’atteggiamento di Accorinti.

Tra i primi a contestare i consiglieri comunali, in tanti quello stesso giorno avevano chiesto espressamente al Sindaco di chiedere scusa alle Forze armate e dell’Ordine. Il gruppo Pd ha poi messo tutto nero su bianco e scritto una nota di scuse che è stata recapitata al Comandante Interregionale Carabinieri "Culqualber", il Generale Corpo d'Armata Ugo Zottin, che aveva lasciato la piazza proprio dopo l’intervento di Accorinti, e al comandante della Brigata meccanizzata “Aosta”, il Generale Michele Pellegrino, in questo momento impegnato in missione alla guida del Regional Command West dell'Afghanistan.

Secondo il capogruppo Paolo David, a nome di tutti i colleghi consiglieri, il Sindaco dovrebbe pubblicamente chiedere scusa a tutte le Forze armate che, in Italia, sono oggi forze di pace.“Il Pd di Messina si dissocia apertamente dal comportamento futilmente provocatorio che il Sindaco ha mostrato durante la cerimonia ed è solidale verso tutti coloro che si sono sentiti offesi e oltraggiati, verso il Comandante Zottin, verso quel monumento ai Caduti ce ricorda chi ha combattuto ed è morto per la nostra Italia e verso tutti i cittadini che hanno rispetto delle Istituzioni e di ciò che rappresentano”.

Anche Felice Calabrò, a Palazzo Zanca con i “suoi” consiglieri, ha dichiarato di non essersi sentito rappresentato dal Sindaco in quel frangente. E che piuttosto certi episodi sembrano costruiti per spostare l’attenzione dai problemi veri della città.

Un plauso per il Sindaco arriva invece dai deputati del Movimento 5 Stelle Francesco D’Uva e Valentina Zafarana. “Un gesto vale più di mille parole” per gli esponenti grillini che contestano gli attacchi giunti dal mondo politico. “Riteniamo totalmente strumentali le dichiarazioni del Ministro D’Alia, il quale evidentemente non ha inteso, o ha fatto finta di non intendere, il vero messaggio espresso dal Sindaco: ricordare i caduti in guerra, invocando la pace. Ci chiediamo come sia possibile ritenersi offesi dalla bandiera simbolo della pace, con la citazione della frase di Sandro Pertini che invita a svuotare gli arsenali e riempire i granai; come sia possibile vedere uno scandalo nell’invito alla pacifica convivenza fra i popoli. Ce lo chiediamo e non riusciamo a darci una risposta che non comprenda concetti distorti quali "missioni di pace" che nascondono interessi ben diversi dalla esportazione della democrazia”.

“Nessuno, tanto meno il Sindaco, ha criticato l’istituzione Esercito tout-court, alla quale tutti riconoscono l’impegno profuso, ad esempio, a sostegno della cittadinanza durante le calamità naturali di cui il nostro Paese è troppo spesso scenario, ma un ragionamento tanto elementare quanto evidente, non può non portarci a constatare che se, per fare una stima sommaria, la metà di quanto speso, ad esempio, per i “famosi” f-35, fosse stato speso per la tutela, la salvaguardia e la messa in sicurezza del territorio” dichiarano D’Uva e Zafarana che però contestano le missioni di pace. “Ci stiamo battendo, e ci batteremo, affinchè i nostri militari rientrino in patria, ponendo fine alla triste esperienza neo-espansionistica che vede le proprie radici oltre oceano”.

F.St.