Infastidita dagli schiamazzi dei bambini che giocano in cortile, lancia una bottiglia dal balcone e ne ferisce uno

Infastidita dagli schiamazzi dei bambini che giocano in cortile, lancia una bottiglia dal balcone e ne ferisce uno

Infastidita dagli schiamazzi dei bambini che giocano in cortile, lancia una bottiglia dal balcone e ne ferisce uno

Tag:

mercoledì 04 Luglio 2012 - 12:05

Forse infastidita dagli schiamazzi dei bambini che giocavano nel cortile di casa, una donna ha lanciato una bottiglia ferendo uno dei piccoli che e’ stato portato all’ospedale. Sul posto la Polizia per fare luce sulla vicenda e calmare la rivolta degli altri condomini che si sono scaraventati contro l’autrice del gesto

Normali schiamazzi di bambini che giocano tra di loro all’interno di un cortile condominiale come tanti. Rumori che però stamattina hanno dato fastidio ad una condomina del rione Ogliastri sul viale Regina Elena, tanto da spingerla a lanciare dalla finestra di casa una bottiglia. Probabilmente non voleva colpire nessuno, forse voleva solo che se ne andassero a giocare da qualche altra parte, lontano dal suo balcone. Ma la bottiglia cadendo è andata in frantumi e una scheggia di vetro ha centrato uno dei bimbi che giocavano in cortile. Gli altri compagni di gioco hanno subito chiamato la mamma del bimbo ferito. La donna è subito accorsa e appena ha visto il figlio sanguinante lo ha messo in auto e si è diretta all’ospedale. All’interno del condominio la voce di quanto era accaduto ha fatto il giro delle palazzine e in cortile si sono riversati gli altri condomini. Ad evitare che si scatenasse una caccia alla strega ci hanno pensato gli agenti della sezione Volanti intervenuti sul posto con due equipaggi. I poliziotti hanno prima ascoltato alcuni condomini per accertare quanto accaduto e quindi identificare la signora responsabile dell’insano gesto. L’arrivo della Polizia di Stato è stato fondamentale per evitare che scoppiasse una violenta aggressione ai danni della presunta responsabile.

8 commenti

  1. L'Osservatore 4 Luglio 2012 13:36

    …U cauddu cchi fa fari…

    0
    0
  2. rosario musico 4 Luglio 2012 13:39

    si, ok….la signora ha esagerato nei modi di agire. ma che ne pensate di quei bambini lasciati a gridare,in continuazione? e’ che molti genitori dovrebbero dire ai loro figli si, di giocare, ma cercando di arrecare meno danno possibile alle persone! e’ questione di rispetto,io x esempio devo ” convivere” con schiamazzi di ragazzini fino alle tre di notte, senza poter fare nulla…..CI VORREBBE SOLO L’EDUCAZIONE AL RISPETTO ALTRUI……

    0
    0
  3. ed ai cani che abbaiano nei terrazzi che facciamo gli diamo un po di carne avvelenata? i padroni se ne infischiano ed il condomino li deve sorbire….

    0
    0
  4. “Normali schiamazzi di bambini che giocano tra di loro all’interno di un cortile condominiale come tanti”.
    C’è da dire che certe volte parliamo di vastasi terroristi…il metodo non è stato dei più felici ma se prima imparassero l’educazione i genitori certe cose non accadrebbero…

    0
    0
  5. Chi non vuole accettare la normale attività di vita degli altri, vada a vivere lontano, si isoli.
    I bambini hanno il sacrosanto diritto di vivere la loro infanzia….Purtroppo a Messina ci sono persone, che vivono in condominio e pretendono di imporre a tutti il loro cimiteriale sistema di vita….
    Massimo rispetto per i depressi, che nulla sopportano, ma il primo passo del depresso intollerante e quello di non vivere in città, piuttosto in luoghi lontani da rumori e schiamazzi.
    Non si può imporre a tutti di vivere secondo le esigenze personali del singolo, il singolo deve rispettare se stesso e gli altri, portando la sua intolleranza lontano, in luoghi adatti al suo stile di vita.

    0
    0
  6. Il gesto della signora è inqualificabile, pur tuttavia se è vero come è vero che i bambini hanno il diritto di giocare, vale la reciproca per chi bambino non è più e pretende un pò di tranquillità. Il tutto nel massimo rispetto gli uni per gli altri. Se non ricordo male si chiamano educazione e rispetto per gli altri ed in un condominio dovrebbero essere le regole base per una civile convivenza.

    0
    0
  7. rossetti mariano 5 Luglio 2012 08:35

    Approvo totalmente quanto da Lei scritto e mi permetto di ricordare che tutti siamo stati bambini ma che, di poomeriggio, al mattino presto e la sera i nostri genitori ci obbligavano a non schiamazzare per non arrecacare disturbo. Un tempo l’educazione veniva impartita dai genitori ai figli, adesso ai genitori chi la insegna?

    0
    0
  8. Un tempo il mondo era meno evoluto, c’era meno tecnologia e noi eravamo bambini dei nostri tempi, pochi diritti e rigidità, si moriva con un infezione, la cultura era il privilegio di pochi ect…Noi da bambini al più banale richiamo, ci bloccavamo, anche se richiamati ingiustamente non eravamo capaci di difesa.
    I bambini di oggi usano con disinvoltura, computer, cellurari ipertecnologici, videogames ect. Se richiamati rispondono e difendono le loro ragioni, i loro diritti…perchè grazie anche ai media hanno una elevata cultura di base….sono disinvolti.
    Noi da bambini comunque giocavamo nei cortili, ma alla prima lamentela, anche ingiusta, subito poteva scattare la repressione violenta di qualche genitore.Diversi miei compagni di gioco subivano calci e schiaffi dai genitori…e sono quelli che hanno avuto più problemi da adulti.
    Poi il mondo di oggi è molto più rumoroso, auto, aerei, moto, discoteche….ect…i ragazzi di oggi vivono in un mondo che è molto più rumoroso del mondo della nostra infanzia.
    Non si può invertire il corso del mondo…prendere a bottigliate i bambini non è educativo, non è una soluzione, ed quanto di più sbagliato.

    1
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007