Trasformare i vagoni del disastro in una biblioteca: ecco l’idea per commemorare la tragedia di Rometta

Sono passati diversi anni dal tragico deragliamento dell’espresso “Freccia della Laguna” in cui a perdere la vita sono stati 8 passeggeri. Un evento che ha segnato un intero paese vedendo tutti i cittadini di Rometta coinvolti nella vicenda. Maria Andaloro, ideatrice di “Posto Occupato”, da sempre attiva nel sociale, propone di dedicare alla vicenda un museo – biblioteca utilizzando i vagoni, ancora abbandonati, dell’espresso.

“Dico sempre che la violenza è un problema culturale e la cultura ce la formiamo noi se abbiamo possibilità di farlo –Dichiara Maria Andaloro, che aggiunge- Al mio paesello, Rometta in provincia di Messina, non c’era una biblioteca comunale e non c’è. Sono cresciuta leggendo i libri di testo scolastici, a meno che non mi regalassero un romanzo. Avevo pensato di regalare i miei libri a questa biblioteca che non c’è, un lascito alla mia comunità mentre sono ancora in vita, poi ho pensato che piuttosto che donare 100 oppure 200 libri, le duemila famiglie di Rometta avrebbero potuto donare ciascuno un libro, e ne avremmo raccolti duemila. È come il bookcrossing, tradotto in italiano. Ancora oggi per comprare un libro qui devi fare chilometri e molti, comunque, non si possono permettere di spendere 15 euro. E così -prosegue- grazie a questa iniziativa e avendo già ricevuto in dono un numero considerevole di volumi è stata data in utilizzo una piccola sala all’interno degli uffici comunali di Rometta Marea. Il progetto che qui proponiamo -conclude- condiviso e sottoscritto con altri cittadini, nasce dall'idea di rendere nuovamente fruibili e "vive" quelle vetture che oggi sono ancora li abbandonate a pochi metri dal luogo del disastro. Progettiamo di utilizzare i vagoni che, una volta risistemati, diventeranno un museo e una biblioteca commemorativi per tutte le vittime di quel tragico evento”.

A sposare l’iniziativa l’OrSA Ferrovie di Messina che si attiverà per supportare in ambito aziendale la proposta di Maria Andaloro nella realizzazione del progetto in onore della memoria delle vittime, tra cui il macchinista Saverio Nania che il sindacato ricorda con immutato affetto .

Salvatore Di Trapani