Dubbi sulle spese di rappresentanza sostenute dall’ex sindaco Buzzanca in nome del Comune

Domandare è lecito, rispondere è cortesia e a volte anche un fatto di opportunità istituzionale. Ma a palazzo Zanca evidentemente funziona in maniera diversa, visto che la nota inviata il 17 agosto scorso dal Collegio dei revisori del conti al ragioniere generale Ferdinando Coglitore e al segretario generale Santi Alligo, ad oggi non ha avuto alcuna risposta e pare esserci un rimpallo di titolarità a fornire spiegazioni tra l’ufficio di Ragioneria e l’Ufficio di Gabinetto del Comune. Ma spieghiamo meglio. La nota in questione, firmata dal presidente dei revisori Dario Zaccone, avente per oggetto la “Richiesta di chiarimenti elenco spese di rappresentanza 2011” , evidenziava come -dall’analisi da parte dei tecnici della documentazione relativa al Bilancio consuntivo 2011, emergessero «in linea generale, discordanze tra la natura delle spese sostenute e quanto indicato a margine della tabella stessa prevista dal D.M. 23.01.12 »

In base al decreto ministeriale firmato dal ministro Annamaria Cancellieri, le spese di rappresentanza sostenute dagli enti devono attenersi «ai seguenti principi e criteri generali desunti dal consolidato orientamento della giurisprudenza: stretta correlazione con le finalità istituzionali dell’ente ; sussistenza di elementi che richiedano una proiezione esterna delle attività dell’ente per il migliore perseguimento dei propri fini istituzionali; rigorosa motivazione con riferimento allo specifico interesse istituzionale perseguito, alla dimostrazione del rapporto tra l’attività dell’ente e la spesa erogata, nonché alla qualificazione del soggetto destinatario dell’occasione della spesa; rispondenza a criteri di ragionevolezza e di congruità rispetto ai fini».

Secondo i revisori dei conti, tali princìpi non sarebbero stati sempre rispettati e, pertanto, hanno richiesto «una dettagliata relazione, con particolare attenzione alla correlazione tra la natura della spesa sostenuta e i dettami dei princìpi in parola». Tuttavia, come detto, la richiesta è caduta nel vuoto perché l’Ufficio di Ragioneria ha passato la palla all’Ufficio di Gabinetto, che ha redatto l’elenco allegato al consuntivo e che, al momento dei fatti di cui raccontiamo, era ancora presieduto da Antonio Ruggeri. Ed è proprio a lui che ci siamo rivolti per avere qualche risposta in merito alla vicenda: «Non ricordo bene – dichiara al telefono – se abbiamo risposto alla nota dei revisori, ma credo di no. Quello che posso dire è che le spese di rappresentanza sono state ridotte notevolmente negli ultimi anni. Non bisogna confondere – conclude l’ex fedelissimo di Buzzanca – le spese di rappresentanza con le spese di gestione dell’Ufficio di gabinetto , anche se vanno tutte nello stesso capitolo». Per non fare “confusione”, sarebbe forse bastato rispondere alla lettera dei revisori dei conti, fornendo loro la relazione richiesta, ma così non è stato ed il dubbio, quindi, è destinato a restare, anzi a rafforzarsi se si vanno a leggere alcune delle determine firmate da Ruggeri su “suggerimento” dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca.

In ciascuno di questi atti, viene specificato che si tratta di spese «scaturite dalla necessità di dare rilevanza prestigio, visibilità e presenza all’amministrazione comunale con Enti, Istituzioni, Ospiti, Autorità, Associazioni etc., esigenza propria dell’Ente di manifestarsi all’esterno di intrattenere pubbliche relazioni e di mantenere ed accrescere il ruolo ed il prestigio». Nessuna spesa folle, questo è doveroso sottolinearlo, ma tra le spese di rappresentanza si sono fatte rientrare, giusto per fare qualche esempio: 2 borse portadocumenti per altrettanti parroci per l’insediamento in due diverse parrocchie della città per un costo di 597 euro (determina dirigenziale n.085 del 16/03/2011) ; una fornitura di vini in occasione del Congresso internazionale dell’Aicef (determina dirigenziale 079 del 16/03/2011) per un costo di 698 euro; la fornitura di piante ornamentali in occasione della Notte del cultura con un impegno di spesa pari a 253 euro (determina dirigenziale 078 del 16/03/2011). Nel caso specifico, si tratta di una spesa “extra” rispetto a quanto previsto dalla delibera di giunta sui costi della Notte della cultura 2011 (vedi correlato); la fornitura di assistenza tecnica in occasione del Concerto al Palacultura per la Festa della donna per un costo di 728 euro (determina 081 del 19/03/2011).

Quelli riportati sono ovviamente solo alcuni esempi. In totale, le spese di rappresentanza ammontano a circa 70 milia euro, ma è mpossibile trovare l’elenco completo, che resta “custodito” negli uffici comunali. (Danila La Torre)