Nel Calendario regionale degli eventi di richiamo turistico nazionale non c’è traccia di Messina

La città di Messina non rientra nel Calendario regionale 2015 delle Manifestazioni di rilevante interesse turistico.

O meglio, in realtà figurano tre eventi, rigorosamente promossi da associazioni, ma non rientrano manifestazioni ancorate alla tradizione ed alla nostra cultura, nonché di grande interesse e richiamo turistico, promosse di concerto con l’amministrazione comunale, come la Vara o la Processione delle Barette.

L’inserimento nel Calendario, in una delle due Tabelle, la A e la B, non ha immediate conseguenze di tipo economico, ma consente di accedere a possibili finanziamenti, e soprattutto comporta il vantaggio promozionale di fare parte dell’elenco di quegli eventi che la Regione considera di grande richiamo turistico e di grande valenza per la valorizzazione del territorio e delle sue risorse.

Nella Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia del 10 luglio, parte 1 n°28, è stato pubblicato il decreto dell’Assessorato regionale al turismo, sport e spettacolo che riguarda il calendario regionale delle manifestazioni di grande richiamo turistico, anno 2015. E’ la legge regionale 26 marzo 2002 n°2 art. 39 a disciplinare la materia delle manifestazioni istituendo il “Calendario regionale delle manifestazioni ed eventi artistici, folkloristici e sportivi di iniziativa pubblica e privata che si realizzano nel territorio di riconosciuto valore e grande capacità di richiamo ed intrattenimento turistico”. L’inserimento avviene dopo aver accertato l’effettiva presenza dei requisiti alla luce anche della necessità di dover esaminare le istanze per il sostegno alle spese di realizzazione. E’ la legge stessa che fornisce i parametri per l’inserimento tra i quali il riconosciuto valore e la grande capacità di richiamo ed intrattenimento turistico e la storicità dell’evento. Nel 2013 e nel 2014 il Calendario non è stato stilato così quest’anno il Dipartimento regionale ha tenuto in considerazione sia le istanze rimaste “inevase” che quelle successive, integrando l’elenco dopo aver valutato i requisiti stessi. Le manifestazioni selezionate rientrano in una serie di tipologie che includono quelle che attraverso lo spettacolo, lo sport e la cultura migliorano l’intrattenimento turistico, valorizzano le tradizioni siciliane, o sono di carattere sportivo, storico e religioso con rilevante valore culturale e di comprovato richiamo turistico o siano eventi di livello regionale, nazionale internazionale, infine siano celebrativi di eventi storici o religiosi della Sicilia. Il decreto specifica poi che l’inserimento in una delle due Tabelle (A e B) non comporta automaticamente finanziamenti regionali ma consente l’accesso a forme di cofinanziamento previste dalle circolari regionali.

Guardando il Calendario si scopre che le città capoluogo dell’isola e numerosissimi comuni sono stati inseriti con le più svariate manifestazioni, alcune di richiamo nazionale e ben note, dalla Sagra del mandorlo alla Settimana Santa di Caltanissetta al presepe di Agira fino al festino di Santa Rosalia, o alla stagione teatrale del Bellini e del Massimo, l’infiorata di Noto, il festival di Ortigia, le tragedie greche a Siracusa, il Cous cous fest, le Orestiadi, la Palermo Montecarlo Vela, altre di minore attrazione turistica ma che hanno comunque trovato spazio nell’elenco. Se però andiamo a cercare gli eventi di Messina scopriamo che ci sono i Comuni della provincia, da Salina (con il Film fest) ad Alcara Li Fusi (festa dei muzzuni) Tindari (con le varie manifestazioni teatrali ed artistiche), ovviamente Taormina, il Teatro del fuoco di Lipari, Vulcano e Stromboli, Patti (trofeo delle regioni under 15 di pallavolo), Sant’Agata di Militello, Mirto, Frazzanò (Frazzanò Folk fest Ethno), Letojanni, Rocca di Caprileone, Montalbano, Mistretta e Tusa. Le iniziative in calendario sono in gran parte promosse dalle amministrazioni comunali ed in minima parte dai privati.

Se andiamo poi a cercare la città di Messina scopriamo che tra le due tabelle ci sono soltanto tre manifestazioni. Ecco quali: 8° Maratona Internazionale Antonello da Messina (promossa dall’AD Polisportiva Odysseus che si è tenuta a febbraio, la Finale di Coppa Italia di pallanuoto femminile (promossa dalla FIN, federazione italiana nuoto) che si è tenuta a marzo, e il 15° giro podistico a tappe delle Eolie che si svolgerà a settembre ed è organizzato dall’Associazione sportiva dilettantistica Polisportiva Europa Messina (in quest’ultimo caso quindi è un’associazione di Messina ma l’evento si svolge nelle isole). In tutti e tre i casi si tratta di eventi promossi da associazioni.

Della Vara o della Processione delle Barette, giusto per fare un esempio,non c’è traccia, ma potremmo anche parlare di Mata e Grifone (risulta il 4° Raduno dei Giganti a Mistretta con I colossi di cartapesta tornano a danzare) e di manifestazioni sia di grande rilevanza turistica che legate alle nostre tradizioni, alla storia, alla valorizzazione del territorio. Eppure in questo Calendario regionale delle manifestazioni di rilevanza turistica che si tengono in città sono assenti. Ogni Comune della provincia si è dato da fare e si è ritagliato lo spazio in questa vetrina. Noi non ci siamo. E la nostra Vara non ha nulla a che invidiare a Santa Rosalia piuttosto che ad altri eventi di carattere religioso che Palermo, Caltanissetta e Trapani sono riusciti a far inserire.

Rosaria Brancato