Alluvione di Saponara: depositata in Procura la perizia

Il professor Francesco Fiorillo, geologo dell’Università di Benevento, ha depositato la consulenza relativa all’alluvione che il 22 novembre dell’anno scorso a Saponara costò la vita a tre persone. Il perito nominato dalla Procura ha consegnato un volume di 105 pagine e decine di allegati al procuratore capo Guido Lo Forte ed al sostituto Camillo Falvo che avevano aperto un’inchiesta subito dopo il disastro.
Un lavoro durato quasi un anno avviato dal professor Fiorillo subito dopo il disastro che mise in ginocchio Saponara, Rometta, Barcellona e parecchi centri della provincia tirrenica. Il geologo dell’Università di Benevento fu il primo a compiere un sopralluogo in elicottero, accompagnato dai Carabinieri, per rendersi conto dall’alto dell’entità del disastro e dello stato dei luoghi. Il perito, uno dei migliori in Italia nel suo campo ha utilizzato un metodo innovativo messo a punto nei laboratori della Berkley University in California. Il sistema consente, grazie ad una serie di confronti, di effettuare un’analisi della stabilità delle aree e della loro suscettibilità alle frane. Il professor Fiorillo infatti ha ricostruito le numerose frane che si verificarono quella notte sui Peloritani confrontandole con quelle avvenute negli anni precedenti nella stessa zona. L’analisi ha fornito un’indicazione precisa. L’evento franoso che provocò tre morti in contrada Scarcelli viene definita nella perizia come “frana superficiale veloce lungo il pendio”. Quindi una frana difficile da prevedere e la prevedibilità dell’evento era proprio uno dei quesiti avanzati dal procuratore Lo Forte e dal sostituto Falvo al perito.
Al momento l’inchiesta sul disastro del 22 novembre, in cui si ipotizzano i reati di disastro colposo ed omicidio colposo plurimo, rimane contro ignoti.