Polemica sugli addobbi natalizi, un anno fa Renato Accorinti contestava Croce.IL VIDEO

Un anno fa Renato Accorinti parlava da contestatore e criticava la scelta di allestire un grande albero in piazza Cairoli durante uno dei natali più neri che la città abbia mai vissuto. Per Accorinti era un messaggio sbagliato che si lanciava ai giovani, era uno schiaffo ai tanti lavoratori che all’epoca erano senza stipendi e ai tanti padri di famiglia che il lavoro l’avevano perso. “Gli alberi si piantano e non si devono tagliare” diceva Accorinti che si chiedeva a cosa servisse avere un albero vero, senza radici. Accorinti si chiedeva perché il Comune non avesse impiegato gli addobbi che il Comune aveva acquistato anni fa, adoperando gli operai che ha a disposizione, si chiedeva perché il Commissario Croce avesse speso soldi per allestire un albero vero piuttosto che addobbare la città a costo zero.

Un anno dopo Renato Accorinti è il sindaco di Messina e proprio su alberi e addobbi natalizi è scoppiata la polemica. In città il Natale non sembra essere arrivato, per le strade non c’è un segno che lo ricordi. Dunque verrebbe spontaneo chiedere al Sindaco Accorinti perché non ha impiegato quegli addobbi di cui parlava un anno fa. La risposta però c’è già e non è nuova. Quegli impianti non sono più a norma da tempo e l’amministrazione ha scelto di non trovare alcuna soluzione alternativa. Almeno fino ad oggi. Perché a quanto pare in extremis e anche un po’ in ritardo qualche addobbo comparirà.

Le sue parole di un anno fa sono però la testimonianza che amministrare una città come Messina non è cosa facile anche quando in ballo ci sono questioni apparentemente semplici da risolvere e sicuramente non vitali. Sull’argomento però in città e soprattutto nella piazza virtuale dei social network in queste ore si è scatenato il dibattito. Un dibattito che potrebbe anche sembrare sterile, considerati i tanti problemi che vive Messina, ma che ha creato vere e proprie fazioni che a suon di post e commenti argomentano la scelta dell’amministrazione Accorinti di non regalare quel pizzico di atmosfera natalizia che sicuramente avrebbe almeno fatto sentire a tutti che anche a Messina è Natale. Certo con le luminarie e gli alberi di Natale non si mangia. E chi contesta l’amministrazione non avrebbe certo gradito che per illuminare le strade venissero sottratte risorse destinate a stipendi o servizi. Il punto è che probabilmente l’amministrazione non ha ritenuto opportuno spiegare alla città il perché di questa scelta. E, nonostante tutto, la gente aspettava di sentire il Natale anche attraverso quelli che sono piccoli simboli come le luci o un albero addobbato. Non avrebbero risolto i problemi in cui annaspa Messina, ma non avrebbero neanche fatto male a nessuno.

Francesca Stornante

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