Il nuovo Piano regolatore generale resta una meta “proibitiva”

Mentre Messina è appesa ad un filo, in attesa di conoscere se alla fine il dissesto finanziario ci sarà o -come tutti si augurano – si potrà evitare, sono anche altri gli argomenti che tengono banco a Palazzo Zanca. Forse meno impellenti , ma altrettanto importanti per le sorti della città. Questo è, ad esempio, il caso del nuovo Piano regolatore generale, di cui ancora oggi non c’ è traccia e il cui iter rischia di restare impantanato. Lo scorso 16 maggio, cioè sette mesi fa, il Consiglio comunale ha approvato la delibera sulle Linee guida del nuovo Prg, arrivata in Aula su proposta dell’allora assessore all’urbanistica Pippo Corvaja, tuttavia, da quel momento, il percorso per l'elaborazione del piano urbanistico si è fermato e, senza un seguito amministrativo, quell’atto deliberativo non è altro che un libro dei sogni, che promette una città a misura d'uomo, con uno sviluppo sostenibile, poche costruzioni e la valorizzazione dei villaggi.

Sulla paralisi del procedimento che dovrebbe condurre alla redazione del nuovo piano regolatore ha voluto accendere i riflettori la seconda commissione consiliare, che si occupa di Politiche del territorio ed è presieduta dal consigliere dell’Udc Domenico Guerrera. Nella penultima seduta è emersa un novità preoccupante: in questo momento il Comune non è in grado redigere il piano regolatore. La notizia è stata confermata dal Rup (responsabile unico del procedimento) per la redazione del Prg , Raffaele Cucinotta, che ospite in Commissione ha così dichiarato: «Il dipartimento di pianificazione urbanistica, oggi, per il carico di lavoro ed il personale ridotto non è in grado di assumere questo compito».

Cucinotta ha, inoltre, spiegato che in questo caso la normativa offre due possibilità : o quella di affiancare all’ufficio dei consulenti esterni o affidare direttamente all’esterno gli incarichi per la redazione degli studi preliminari e soprattutto l’attivazione delle procedure di valutazione strategica ed ambientale, tramite bandi pubblici. Il Comune è attualmente in attesa di ricevere i fondi messi a disposizione dall’Assessorato Regionale in una posta di bilancio nel 2009 e per i quali era stata presentata apposita richiesta: una volta incassate quelle risorse, l’amministrazione potrà affidare all’esterno i servizi di progettazione. Cucinotta ha, poi, ricordato che «il Comune sta ancora aspettando il contributo regionale che gli spetta per legge in relazione al Prg approvato nel 2002».

Nonostante non abbia ancora incassato le somme dovute, Palazzo Zanca sborsa comunque soldi: «Il Comune – ha fatto sapere Cucinotta – ha conferito al Dipartimento di Architettura dell’ Università di Reggio Calabria un incarico di affiancamento e consulenza, Urban Lab, per la realizzazione di un Laboratorio Urbano, con il fine di raccogliere tutte le idee ed i suggerimenti provenienti dai cittadini, associazioni e portatori di interessi per la redazione del piano regolatore. E’ un incarico a titolo oneroso, di circa 20 mila euro lordi, il cui disciplinare è stato sottoscritto nella scorsa estate e che avrà durata biennale dalla data della prima riunione del Laboratorio».

Le idee ed i suggerimenti che verranno fuori dal Laboratorio dovranno trasformarsi in un atto concreto, ma al momento, come ha sottolineato il presidente della commissione Guerrera, l’unica cosa certa è «si è ancora all’anno zero, l’ufficio non è nelle condizioni di operare e non si sa quando potrà venire alla luce il nuovo piano regolatore».

Tutela del territorio, salvaguardia del paesaggio e difesa delle colline restano, per adesso, solo belle parole e slogan da riproporre ad ogni campagna elettorale. (Danila La Torre)