Concorso per 51 posti al Comune. Gioveni: “Era uno spot elettorale”

“Il concorso per 51 posti al Comune di Messina rischia di rimanere al momento il classico specchietto per le allodole a causa di un troppo avventato annuncio fatto rispetto ad alcuni passaggi giuridici ancora allo stato embrionale” Così il consigliere comunale Libero Gioveni ha giudicato il modus operandi dell’Amministrazione in Consiglio comunale durante l’ultima seduta dedicata al “Question time” in cui si è discussa la sua interrogazione presentata sull’argomento, stigmatizzandone la troppa superficialità con cui l’anno scorso si è voluto annunciare uno “spot elettorale”.

"Non è giusto illudere migliaia di messinesi in cerca di un'occupazione quando non si hanno le necessarie certezze dettate dalla burocrazia – commenta stizzito Gioveni, che ricorda: le norme sono chiare, non si può procedere al concorso pubblico se non prima avvengono alcuni passaggi amministrativi (oltre naturalmente all’approvazione di tutti i Bilanci dell’Ente richiesti dal Ministero che si deve esprimere sul piano delle assunzioni presentato dall’Amministrazione). La legge regionale 27 del 29 dicembre 2016, infatti – prosegue il consigliere – ha stabilito all’art. 2 che prima di ogni procedura di assunzione pubblica devono essere attivate le procedure di mobilità riservate al personale in esubero delle ex Province regionali (oggi Città Metropolitane o Liberi Consorzi), che però ad oggi non risultano ancora attivate perché la Regione Siciliana non ha ancora stabilito le regole di gestione del processo di mobilità. A questo fondamentale passaggio, inoltre – rimarca ancora l’esponente del gruppo Misto – occorrerebbe anche procedere alla mobilità esterna volontaria che evidentemente ha i suoi tempi".