Corteo anti-G7: dalla manifestazione pacifica agli scontri con i lacrimogeni

Per quasi due ore la manifestazione anti G7 che ha sfilato per le vie di Giardini Naxos era stato una protesta ordinata, pacifica, colorata, giusta. Gli antagonisti erano partiti alle 15.45 dal punto del concentramento e hanno attraversato il lungomare di un paese che si è letteralmente fermato in vista di questo pomeriggio di contestazione. Circa duemila manifestanti provenienti da molte zone della Sicilia e arrivati anche da oltre lo Stretto hanno portato bandiere e striscioni urlando per i diritti calpestati da centro di potere che si è riunito in questi due giorni a Taormina. C’erano i No Muos di Niscemi, i No Tav di Torino, i centri sociali di Palermo e Catania, Napoli.

Negozi e attività chiuse fin dalle 8 del mattino, vetrine e saracinesche protetti da pannelli di legno e, in qualche caso più arrangiato, con i cartoni, porte e finestre serrate, strade chiuse. Un imponente macchina della sicurezza composta dalle Forze dell’Ordine ha presidiato con oltre duemila uomini tutto il percorso dei manifestanti. Controlli anche via mare e via cielo, con motovedette che hanno seguito dall’acqua tutto il percorso e tre elicotteri che hanno volato sul corteo.

Due ore di corteo scivolate via senza intoppi, fino a quando non è scoppiato il caos.

La manifestazione doveva finire all’altezza della piazza del Municipio ma, quando la testa del corteo si è fermata, un centinaio di manifestanti ha continuato a camminare, dritto verso lo sbarramento della Polizia in tenuta antisommossa. Hanno iniziato a urlare “fateci passare”, hanno intonato cori contro le Forze dell’Ordine e hanno cercato lo scontro. A manifestazione finita. Senza un reale motivo di contestazione, se non quello di lasciare un segno in una protesta che era stata ordinata e pacifica. Gli stessi che fino a pochi minuti prima avevano attraversato Giardini per dire no alle politiche che calpestano i diritti e fanno guerre ingiuste, hanno cercato e creato lo scontro con le Forze dell’Ordine. I poliziotti in tenuta antisommossa hanno alzato gli scudi e respinto l’avanzare dei manifestanti. In pochi secondi si è scatenato il caos. La Polizia ha lasciato i lacrimogeni per sparpagliare la folla, in tanti hanno iniziato a scappare. Poi ci hanno riprovato, due ragazze sono state fermate, ma per fortuna non ci sono state conseguenze peggiori. È stata necessaria un’ambulanza per una ragazza che ha accusato problemi respiratori a causa dei gas, ma tutto è rientrato nel giro di poco.

Un brutto finale per una giornata che, come hanno detto gli organizzatori messinesi, Antonio Mazzeo e Gino Sturniolo, era stata una bella pagina di democrazia e di lotta.

Francesca Stornante