Braccio di ferro Richichi-Accorinti, vince il sindaco. Regolare il deflusso dei camion

L'aveva annunciato e lo ha fatto: Accorinti ha spostato sul cavalcavia il suo "ufficio". Alle 9.30 del mattino, ad attendere i tir appena sbarcati dalla nave diurna della Cartour c'era il primo cittadino con tanto di gazebo informativo con i cartelli del Comune, ed un gruppo di cittadini a dare "man forte" all'amministrazione nella nuova settimana di applicazione di un'ordinanza che nessuno vuol rispettare in attesa dell'esito dei ricorsi. Ultimo in ordine di apparizione il ricorso della Cartour che contesta la legittimità dell'urgenza apportata al provvedimento con l'anti-tir bis. Mentre Accorinti ferma il primo camion informandolo dell'ordinanza sul cavalcavia arriva anche il consigliere comunale Pd Daniele Zuccarello con la maglietta "Free Messina, no tir"di colore bianco "dobbiamo indossare tutti la maglia della nostra città", spiega. Presente Gino Sturniolo, consigliere comunale di Cambiamo Messina dal basso, che non ha "saltato neanche un appuntamento sul cavalcavia" e Raffaella Spadaro, portavoce provinciale dei Verdi.

Non mancheranno momenti di tensione perchè i camionisti appena sbarcati, sbandierando la lettera della Cartour, che viene distribuita a bordo per informare dei ricorsi presentati contro l'ordinanza, nonchè sulla possibilità che le multe, sia pure irrisorie, vengano annullate, protestano vivacemente con il sindaco e non intendono in alcun modo stare ad ascoltare le ragioni dell'amministrazione. "Fateci passare" è lo slogan di questa mattina "I Franza hanno ragione". Da parte sua il sindaco non intende arretrare di un millimetro sulla battaglia di civiltà intrapresa nelle scorse settimane.

Sul posto questa mattina anche il leader degli autotrasportatori Richichi, presidente dell'Aias che continua a ribadire le ragioni del ricorso all'ordinanza "Prima di ogni altro provvedimento serve la via Don Blasco-dichiara- quanto alla posizione della Fai, diversa dalla nostra, voglio aggiungere che chi lo ha detto parla a titolo personale. Sono io il rappresentante degli autotrasportatori siciliani e dico che è fantapolitica vedere un sindaco che si mette a fermare i tir per strada. E' ridicolo noi non ci fermeremo e faremo annullare provvedimento e multe". Sul fronte via Don Blasco è però il sindaco ad avere novità: "Chiederemo a Crocetta di far andare avanti il progetto della via Don Blasco senza gli adeguamenti previsti dalla nuova normativa e che causerebbero troppi ritardi" spiega AccorintI che ha già chiesto un incontro urgente con il governatore su questo tema. Alla domanda se avrebbe voluto Saro Visicaro al suo fianco in questi giorni lui risponde "mi dicono che è fuori Messina e per questo non è qui. Certo, mi piacerebbe fosse qui insieme a noi"

Ma alle 10.44 Richichi ferma tutti i mezzi pesanti, vietando ai camionisti di immettersi sulla via La Farina e annunciando che con i camion incolonnati denuncerà il sindaco PER SEQUESTRO DI PERSONA. Per nulla intimorito Accorinti chiama la questura.

Con il passare dei minuti la tensione sale, mentre arrivano le auto di polizia e carabinieri,una vigilessa denuncia Richichi che stava facendo riprese alle pattuglie con il cellulare. Non tutti i camionisti in fila hanno però accettato il "diktat" di Richichi di stare fermi in fila per poter denunciare il sindaco ed alcuni, si sono regolarmente indirizzati verso la fine del cavalcavia pronti a essere sanzionati. Nel frattempo sul posto sono arrivati anche Clelia Marano ed il presidente del IV quartiere Francesco Palano Quero. Dopo l'arrivo delle forze dell'ordine Richichi ha fatto "retromarcia" sul blocco ed ha aggiunto: "sta diventando una farsa", scordandosi però di essere uno dei protagonisti sul palco….

Intanto il numero dei tir sbarcati questa mattina al Norimberga è di 35. Dopo i momenti di tensione con Richichi la situazione è andata normalizzandosi. Le pattuglie dei vigili sul cavalcavia sono in continuo collegamento con i colleghi del viale Europa, in modo da garantire un deflusso dei mezzi pesanti senza particolari disagi. Il sindaco segue fase per fase mentre il gazebo viene utilizzato come una sorta di "ufficio distaccato" del Comune. Una famiglia di sfrattati si rivolge a lui per chiedere risposte immediate. Nel frattempo la IV circoscrizione ha organizzato la "seduta di commissione" sul cavalcavia. Insomma, sembra di essere a Palazzo Zanca….

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Danila La Torre-Rosaria Brancato