Fava: “La mafia ha un’etica? Raccontatelo a Rizzotto che è stato pasto per i cani”

“Che la mafia abbia un’etica mi sembra una barzelletta. Grillo deve studiare”. Non usa mezzi termini Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia, nel rispondere alle ultime affermazioni che Beppe Grillo ha urlato a Palermo, durante la manifestazione #SfiduciaDay contro il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta.
“La mafia che aveva un’etica è quella che sparava addosso ai bambini, ai braccianti, ai sindacalisti, ai lavoratori a Portella della Ginestra”, ha continuato Fava al termine della seconda sessione di audizioni che, ieri pomeriggio, ha visto i membri della Commissione Parlamentare Antimafia nella sala della Prefettura di Messina impegnati ad audire i vertici delle Forze dell’Ordine, il Procuratore Capo accompagnato dai Sostituti Procuratori, il Presidente della Sezione Misure di Prevenzione, ed i Sostituti Procuratori di Barcellona e Patti.
Assente la Presidente della Commissione Rosy Bindi per motivi di salute, è stato il deputato di Sel a presiedere al primo ciclo di audizioni dell’organismo parlamentare.
“La mafia ha un’etica? Raccontateglielo al pastore di 12 anni che venne scannato da Luciano Liggio perché aveva assistito ad un omicidio – ha continuato Fava – oppure raccontateglielo a Placido Rizzotto che è stato pasto per i cani a Rocca Busambra o raccontateglielo a chi è stato vittima della lungimiranza di Genco Russo o Calogero Vizzini nella Sicilia del dopoguerra”. E poi l’affondo finale: “Grillo potrà avere tanti meriti narrativi nel raccontare questo Paese ma su questo terreno si è cimentato in una battuta che battuta non è, solo una caduta di gusto e di stile”.