Cassonetti spariti, strisce pedonali inesistenti, strade dissestate e liquami fognari

Cassonetti incendiati, senza coperchi e dai quali fuoriescono odori nauseabondi. Ed alcuni si trovano proprio a ridosso delle abitazioni, con i disagi che ne conseguono. In alcune zone di Camaro Superiore, però, la soluzione si è rivelata peggiore del male. I cassonetti sono stati tolti e adesso bisogna percorrere molta strada per gettare i rifiuti. Secondo il consigliere della III circoscrizione, Nunzio Signorino, si tratta di una scelta che favorisce pochi a discapito di molti.

Il collega di quartiere, Mario Barresi, insieme al consigliere comunale Benedetto Vaccarino, chiedono invece a palazzo Zanca il ripristino delle strisce pedonali soprattutto in prossimità delle scuole. In particolare, segnalano i due consiglieri, nella strada parallela al Cimitero monumentale, si aggiunge l’ombra causata dai grandi alberi ai lati della strada, causando un pericolo reale per pedoni e automobilisti.

Dal VI quartiere arriva invece la richiesta del consigliere comunale Francesco Pagano e dei colleghi del VI quartiere Domenico Nastasi e Valeria Ballariano. “La strada comunale che da Massa San Giorgio conduce al cimitero di Castanea è ridotta in pessime condizioni ed è invase dalle erbacce, priva di barriere protettive e piena di buche”. La richiesta è quindi quella di ricolmare le buche e procedere ad un decespugliamento per ripristinare le condizioni di visibilità e sicurezza.

Il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, invece, fa seguito ad una lettera già inviata lo scorso 8 settembre per segnalare la fuoriuscita di liquami fognari nella pineta di Calamona. “Un fiume di acque nere – spiega Biancuzzo – fuoriescono da un tubo rotto e si disperdono nel torrente. La botola è ormai rotta del tutto e manca un tratto di tubo. Una parte dei liquidi nauseabondi va a finire in mare e una parte si riversa sulla strada provinciale che collega il lungomare di Capo Rasocolmo con la strada statale 113/dir. Ratti, insetti e rettili fanno da contorno alla zona”. La richiesta è indirizzata al direttore generale dell’Amam, ing. Luigi La Rosa, per un pronto intervento.