Incuria e abbandono a Camaro San Luigi. Cacciotto chiede interventi

Abbandonato all’incuria e all’inciviltà. Un villaggio in cui la fa da padrona l’assoluta indifferenza, “a fari spenti” – come ha detto Alessandro Cacciotto, consigliere della terza Circoscrizione, parlando di Camaro S. Luigi.

Il rione, a pochi chilometri dal centro città, è diventato simbolo di degrado – ha affermato il consigliere nella propria lettera indirizzata al sindaco, Renato Accorinti, e agli assessori all’arredo urbano e ambiente, Daniele Ialacqua e manutenzioni e lavori pubblici, Sergio De Cola.

Strade dissestate, profondamente crepate sono ormai diventate ordinaria amministrazione per i residenti del villaggio. una realtà incontenibile, non più arginabile con operazioni tampone volte a ricolmare le buche, peraltro, già responsabili di pericolose cadute di pedoni e centauri. Unica soluzione possibile diventa un radicale intervento di scarificazione e bitumazione del manto che lo restituisca al suo aspetto dignitoso e lo renda fruibile, senza rischi di sorta, ai residenti.

Ma se le carreggiate sono forse l’emblema di uno scenario di fatiscenza e sfacelo, non da meno sono i marciapiedi, privati da tempi immemori di manutenzione e ora quasi del tutto distrutti. Urgenti, poi, anche le operazioni di scerbatura, per ripulire la zona dalle erbacce che, in alcuni punti, sfiorano il metro di altezza e per le quali il semplice spazzamento non è più sufficiente. Uno spezzone del poco edificante panorama che certo non si fa garante – prosegue Cacciotto – di un’inappuntabile condizione igienico – sanitaria e della tutela della salute pubblica.

Ma per ristabilire un vincolo di fiducia tra cittadini e istituzioni sarebbe opportuno – afferma il consigliere circoscrizionale – anche dare un segnale di rinascita e riqualificazione dell’area, per troppo tempo dimenticata. Così sarebbe giusto provvedere all’installazione di panchine, che consentano agli abitanti di godere del tempo libero, e di giochi all’aperto, per valorizzare le esigenze anche delle giovani generazioni, passando un messaggio di rinnovata vivibilità e decoro che la neonata amministrazione dovrebbe ripromettersi di restituire al villaggio. (Sara Faraci)