“Un progetto di devastazione, la baia naturale di Giardini Naxos a rischio”

Salviamo la baia di Giardini Naxos” è’ l’appello chiaro e diretto lanciato da Legambiente che stamani in conferenza stampa ha ribadito il “no” alla realizzazione del progetto della Tecnis Spa perché potrebbe trasformare la costa di Giardini e il suo porticciolo turistico da bellezza naturale a grande opera commerciale: 15 metri di altezza per 366 posti barca dei quali 221 da diporto, 112 per uso pubblico e 33 per il bacino pesca.

Un progetto considerato folle per molti che lunedì approderà in conferenza dei servizi dove verrà approvato o respinto. Si attende, soprattutto, il responso della Soprintendenza che tornerà a pronunciarsi sulla questione dopo il ricorso vinto nel giugno dall’associazione Mediterranea che ha annullato i precedenti pareri favorevoli.

Perché Legambiente si oppone alla costruzione del porto? Innanzitutto, per limpatto ambientale che potrebbe avere: il centro storico di Giardini verrebbe sfigurato invece di essere valorizzato, i fabbricati commerciali previsti sarebbero in aperto contrasto con il paesaggio e si rischia di sacrificare la balneabilità delle spiagge naxiote, dando un colpo al turismo invece di incrementarlo. Inoltre, il progetto, secondo il parere di chi si oppone, intacca anche il Museo Archeologico che sorge proprio nel porto di Schisò e che dal 1979 permette ai visitatori di fare un vero e proprio tuffo nel passato, grazie anche alla passeggiata nell’area archeologica che ricalca in parte il tracciato di una strada del V secolo.

Alle motivazioni di tipo ambientalistico, sono stati accostati alcuni dubbi riguardo le norme paesaggistiche da rispettare. Sarebbe stata preferibile un’opera di completamento del porticciolo, secondo molti, che puntasse all'esaltazione del paesaggio naturale invece di un'opera a fini commerciali.

Giusy Briguglio