“Liberal’idea” si rivolge alla Giunta ed ai consiglieri: “Ripartire in fretta e con senso di responsabilità”

La campagna elettorale per le amministrative di Messina si è appena conclusa ed i cittadini si aspettano delle risposte. Nonostante l’ormai cronica disaffezione alla politica, gli elettori hanno espresso il proprio orientamento, nella speranza che qualcosa in città cambi.

“Liberal’Idea” è un gruppo, un pensatoio, un contenitore, una libera associazione di idee, che adesso interviene sulla difficoltà della situazione cittadina: “Il Comune vive sotto macerie di debiti, le società per la gestione dei servizi pubblici essenziali sono affossate anch’esse nei debiti e nelle inefficienze, le imprese chiudono, il tribunale gestisce migliaia di pratiche esecutive e fallimentari, la disoccupazione femminile e giovanile è molto alta, i nuovi investimenti sono quasi inesistenti, aumentano le vertenze sindacali relative alla chiusura di molte aziende, il reddito dei cittadini si assottiglia, ed i relativi consumi sono sempre minori”.

“Liberal’idea” si rivolge ai nuovi 40 consiglieri comunali: “Chiediamo che siano i rappresentanti di 245mila persone e non di una piccola sacca di propri elettori; di leggere e approfondire le delibere che propone la giunta; di rendersi parte attiva e proporre iniziative mirate alla ripresa economica e sociale; di partecipare alle commissioni istituite con costanza e con impegno; di aprire la partecipazione dei cittadini alle proposte del palazzo; di non fare cadere il numero legale nei momenti importanti e di assumersi le responsabilità che loro competono; di non orientare le scelte e i propri voti in aula a seconda degli interessi di partito ma solo nell’interesse supremo della collettività; di evitare il “cambio di casacca” tipico di propri interessi e l’eccessivo “movimentismo” politico che nuoce ai cittadini”.

Al sindaco, Renato Accorinti, ed alla sua Giunta, l’appello a mettersi subito in moto per fronteggiare la crisi: “La città ha bisogno di ripartire subito, non possiamo aspettare i lunghi tempi della contrattazione politica e del compromesso. Ci sono settori in cui bisogna programmare interventi a medio e lungo termine, ma nell’immediato la città ha bisogno di ripartire sul piano della ripresa economica, occupazionale e del lavoro. Gli imprenditori, i professionisti, i commercianti sono allo stremo. Salvaguardare il commercio, il terziario, ed i servizi deve essere una priorità per questa amministrazione, e se non si interviene subito, altri ancora decideranno di cessare l’attività e di scegliere altre strade. Dare slancio e respiro al settore privato è uno dei fondamenti democratici della
crescita economica, culturale e sociale di una comunità”.