Crocetta: “Domani pubblicherò una Finanziaria- de profundis per la Sicilia”

Ha affidato ad un comunicato tutta la sua amarezza per quella Finanziaria 2014 dimezzata che sarà pubblicata domani sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, ridimensionata a pochi articoli dopo lo stop del Commissario dello Stato che ha impugnato 33 norme su 50. Crocetta fa un appello direttamente a Napolitano e nel frattempo spera che dal tavolo tecnico romano possa emergere una soluzione che scongiuri il baratro.

“Domani sarò costretto a pubblicare una finanziaria che non mi appartiene- scrive il governatore- che ripudio, che canta il de profundis al posto di lavoro di migliaia di lavoratori, che uccide la diversabilità e impedisce ai non vedenti di studiare, che butta sul lastrico migliaia di famiglie e impone alla Sicilia una manovra depressiva senza precedenti, che potrà influire sulla tenuta sociale della Regione, che affossa le imprese e influirà negativamente sul rating nazionale e regionale”.

Al tavolo tecnico tra governo regionale e governo nazionale non ci sarà il Commissario dello Stato, che ha tenuto ben distinti i due ruoli, quello della politica ed il suo, ma Crocetta non si rassegna e fa un appello sia al Capo dello Stato che ai siciliani, ricordando gli interventi che la sua giunta ha fatto nella lotta agli sprechi. Si dice poi ottimista sulla possibilità di uscire dal difficilissimo momento.

“Faccio appello al Capo dello Stato, affinchè intervenga in questa situazione terribile, perchè si possa trovare una soluzione rapida che permetta alla Sicilia di rilanciare le politiche di sviluppo, di crescita e di solidarietà. Per me domani sarà un giorno di grande tristezza, che trascorrerò pregando per la Sicilia e per il popolo siciliano, perchè non debba più subire violenze cieche e irrazionali. Sono pronto al confronto istituzionale, ma con fermezza, sapendo che in ballo non ci sono i giochetti della politica politicante, ma gli interessi di un intero popolo che ha già subito tante violenze e che oggi viene massacrato. Usciremo dal guado,perchè la verità e la giustizia trionfano sempre. Faccio appello ai siciliani di stringersi in questa civile e democratica lotta per la Sicilia, con uno stile quasi gandhiano, quello di un popolo assediato che sa che soltanto attraverso la mobilitazione democratica e non violenta, potrà ottenere quella comprensione tituzionale che è necessaria per risorgere. Nell'ultimo anno abbiamo tagliato sprechi e corruzione, non possiamo pagare in una sola finanziaria un passato di sprechi e di irresponsabilità che ci inseguono. E' venuto il momento della responsabilità e della coesione regionale, sapendo che ce la faremo. Non ho dubbi”.

L’attuale governo, secondo Crocetta, paga le conseguenze delle passate dissennate gestioni, dimenticando però che se Aronica ha impugnato 33 norme su 50 probabilmente non erano tutte impeccabili sotto il profilo formale o sostanziale e qualche errore, anche da parte di governo e Ars ci sarà stato.

Rosaria Brancato