Mazzarrà riapre per Messinambiente. Si torna alla normalità?

La soluzione, al momento, è arrivata. Ormai è meglio restare cauti e non sbilanciarsi troppo con l’ottimismo, la giornata surreale di ieri ha dimostrato che tutto può cambiare da un istante all’altro. La discarica di Mazzarrà ha riaperto i cancelli ai mezzi messinesi che ieri pomeriggio erano stati lasciati fuori, in coda, carichi di immondizia. Messina, dunque Comune e Ato3, non pagano il servizio da ottobre e hanno accumulato 4.900.000 euro di debito. Per questo ieri Mazzarrà, senza alcun preavviso, ha deciso di lasciare fuori i mezzi di Messinambiente che erano arrivati per il secondo viaggio.

La soluzione è arrivata dopo parecchie ore di contatti serrati. Gli stessi mezzi che ieri erano dovuti tornare in città pieni di spazzatura stamattina all’alba si sono rimessi in marcia verso Mazzarrà. Il Commissario di Messinambiente Armando Di Maria aveva già annunciato che sarebbero partiti anche se nel frattempo non fossero arrivate notizie positive. Si sono messi in coda ad aspettare, alle 8.30 sono stati fatti entrare e hanno potuto finalmente scaricare. La situazione si è sbloccata grazie alla mediazione del Commissario di Palazzo Zanca, Croce, che ha assicurato alla discarica un acconto sul debito milionario.

Entro i primi giorni della prossima settimana il Comune girerà una cifra che ancora non è stata quantificata ma che servirà, ancora una volta, a “mettere una pezza” per evitare di ripiombare nel caos. Il blocco di ieri ha avuto naturalmente delle ripercussioni sul regolare svolgimento dei servizi. I mezzi, rimasti pieni, non hanno potuto effettuare la raccolta né ieri pomeriggio né tantomeno stanotte, il piano di interventi che il commissario Di Maria aveva messo a punto per ripulire la città dalle tonnellate di rifiuti accumulate in questi giorni è slittato a oggi. Questa mattina i mezzi si sono concentrati sul viale Giostra, nel pomeriggio dovrebbero spostarsi sul viale Annunziata. Nel frattempo si tenterà di effettuare un secondo viaggio verso Mazzarrà, l’obiettivo è scaricare circa 500 tonnellate entro oggi. Ma ormai, visti gli eventi, certezze ce ne sono poche.

(Francesca Stornante)