La giunta modifica il Piano del Traffico. Il dipartimento passerà la palla al Consiglio

La sperimentazione termina il 15 luglio. Entro quella data, il Consiglio comunale dovrà decidere se dar seguito all'isola pedonale "Cairoli", approvando o meno le modifiche al Piano Generale del Traffico Urbano.

Ieri, la giunta municipale ha esitato il cambiamento di quello attuale, risalente al 1998, con l'inserimento dell'area pedonale nella sua massima estensione secondo le indicazioni del Consiglio comunale, espresse con deliberazione numero 3 c del 27 febbraio scorso, del Consiglio della IV circoscrizione, evidenziate con deliberazione numero 26 del 20 novembre 2013, e dei risultati della sperimentazione attuale. Le proposte differiscono sulla pedonalizzazione di via dei Mille e via Giordano Bruno ma concordano sull'estensione del viale San Martino fino a via Santa Cecilia.

Nel nuovo Pgtu, dunque, è stata inserita la massima area pedonalizzabile, stabilendo che l'attuazione possa avvenire anche per fasi successive, a seguito dell'adozione di appositi provvedimenti di Giunta, ai sensi dell'art.7, comma 9, del D. Lgs. 285/92, una volta esitata la corrispondente modifica del Pgtu da parte del Consiglio comunale.

Si è quindi stabilito di dare mandato al dipartimento mobilità urbana e viabilità di istruire la proposta di deliberazione di Consiglio comunale per l'introduzione dell'area pedonale Cairoli nel Pgtu. Una volta pronta la delibera, sarà il Consiglio a doversi esprimere.

Altre due novità, nelle intenzioni: valutare la possibilità di istituire ulteriori stalli di sosta a pagamento in aree limitrofe ai parcheggi Cavallotti e villa Dante, proponendo un sistema tariffario che ne privilegi l'uso rispetto agli altri su strada; studiare un percorso pedonale che, attraverso il tratto di viale San Martino compreso tra le vie Tommaso Cannizzaro e Vittorio Emanuele, colleghi l'area pedonale Cairoli (di tipo commerciale) e l'area pedonale Duomo (di tipo monumentale). Un'alternativa a quanto previsto dal progetto della rambla, che non ha avuto seguito sia per le mancanza di offerte al project financing sia perché contraria alle idee dell'attuale amministrazione comunale.

(Marco Ipsale)