Messina partecipa al Piano città. Richiesti finanziamenti per il Tirone

Approvato dal Comune il contratto di valorizzazione urbana per le aree degradate e sottoutilizzate di Messina, nell'ambito del piano nazionale per le città. Ad esitarlo è stato il commissario straordinario, dott. Luigi Croce, con i poteri della Giunta, che ha deliberato la proposta redatta dall'Ufficio Programmi Complessi, di cui è responsabile del procedimento, l'ing. Giacomo Villari.

Nel provvedimento è evidenziata la piena disponibilità delle aree e degli immobili interessati: sub ambito A “Tirone”, intervento A.1 contratto di quartiere II e sub ambito C “San Filippo – Tremestieri”, intervento di restauro, recupero funzionale e valorizzazione dell'abbazia di San Filippo.

Le agevolazioni finanziarie potranno essere concesse, in caso di ammissione a finanziamento del programma, secondo gli adempimenti amministrativi previsti dalla legge e regolamentazione, che stabilirà criteri e modalità di accesso. E' stato disposto inoltre che la proposta sia inoltrata all'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, impegnando l'Amministrazione ad attivare le ulteriori procedure di approvazione della proposta, qualora ammessa a finanziamento, e di variante agli strumenti urbanistici, se necessaria.

In particolare il Sub Ambito A “Il Tirone” incide in maniera diretta in un'area fortemente marginale rispetto al centro storico ed ha in sé i caratteri precipui del partenariato pubblico privato, cui debbono ispirarsi oggi i processi di trasformazione urbana sostenibile. Infatti il mix funzionale tra residenziale, social housing, servizi pubblici, spazi per la collettività e riqualificazione storico-artistica conferiscono completezza al gruppo di interventi previsto.

Similmente per il Sub Ambito B “Stazione Marittima-S. Cecilia” sono previsti interventi di riqualificazione del parco ferroviario e del waterfront urbano, che nel dibattito cittadino rappresentano ormai elementi imprescindibili per il rilancio del territorio e soprattutto per declinare una nuova idea di città.

Ed infine il Sub Ambito C “S. Filippo – Tremestieri” rappresenta il compimento di un progetto di città portuale, che intende riconquistare il proprio ruolo nel panorama mediterraneo ed essere sistema con le altre realtà portuali siciliane.

Per gli aspetti finanziari dalle relazioni si evince il quadro economico relativo a:

sub Ambito A "Il Tirone" investimento totale 120 milioni di euro, risorse finanziarie pubbliche 39 milioni e mezzo di euro, di cui 11 milioni e 200mila euro a valere sul Piano Città;

sub Ambito B "Stazione Marittima – S. Cecilia" – investimento totale 132 milioni di euro, risorse finanziarie pubbliche 7 milioni e 230 mila, tutte a valere sul Piano Città;

sub Ambito C "S. Filippo – Tremestieri", investimento totale 84 milioni di euro – risorse finanziarie pubbliche 45 milioni, di cui 43,6 a valere sul Piano Città.

Gli interventi proposti per il Sub Ambito A “Il Tirone” possono senz’altro essere classificati prioritari rispetto agli altri ambiti poiché la presenza attiva di una Società di Trasformazione Urbana può garantire la contrazione dei tempi di attuazione richiesti dal Piano Città. L’area d’intervento è di fatto una sacca di degrado in pieno centro storico, dove a poche centinaia di metri insistono il tribunale, l’università, uffici pubblici e residenze.

Per il Sub Ambito C “S. Filippo – Tremestieri”, contemperando stato di avanzamento del progetto e rilevanza strategica, l’attuazione di un processo di rigenerazione occupa il secondo posto.

Infine per il Sub Ambito B “Stazione Marittima – S. Cecilia”, il Comune ha già aggiudicato un concorso di progettazione unitario con il quale si è acquisito un progetto preliminare per un centro servizi e lo studio di fattibilità per una marina ed un masterplan per l’intera riqualificazione dell’ambito territoriale interessato. Il progetto preliminare deve ancora essere sottoposto all’approvazione in conferenza dei servizi e dovranno essere perfezionate con il Gruppo FS le modalità per il trasferimento delle aree in attuazione all'accordo sottoscritto nel 2009. L'intervento quindi è classificato in priorità tre.