Operazione “Pozzo 2”: arrestato l’imprenditore Tindaro Marino

Salgono a 25 gli arrestati delle operazioni antimafia “Gotha” e “Pozzo2” che ieri hanno colpito le cosche di Barcellona. Oggi si è costituito ai Carabinieri l’imprenditore di Gioiosa Marea, Tindaro Marino. L’uomo, raggiunto da un ordine di custodi cautelare nell’ambito dell’operazione “Pozzo 2”, ieri era riuscito a sottrarsi alla cattura
L’imprenditore, già ritenuto in passato fiancheggiatore della cosca tortoriciana dei Bontempo Scavo, nel 2009 era stato assolto dalle accuse di concorso esterno.
Marino era stato indicato dal collaboratore di giustizia Emanuele Merenda come tramite per il passaggio dei proventi estorsivi alla famiglia dei Bontempo Scavo grazie ai contatti mantenuti con Diego Ioppolo Diego, esponente di spicco della stessa famiglia.
I militari del R.O.S. in seguito hanno però accertato i legami esistenti fra Marino e la cellula mafiosa dei “Mazzarroti”, per conto della quale si sarebbe occupato di alcune estorsioni, come quella perpetrata nei confronti di una delle imprese impegnate nella realizzazione dell’autostrada Messina-Palermo.
La sua impresa è ritenuta dai Carabinieri vicina alla mafia barcellonese e, per questo, coinvolta in alcune importanti opere pubbliche quali i lavori di metanizzazione nella tratta Montalbano – Messina ed i lavori di riqualificazione del lungomare di Brolo. Nei confronti dell’imprenditore di Gioiosa Marea è scattato ieri il sequestro preventivo dei beni, essendo risultati i suoi redditi sproporzionati allo stile di vita mantenuto ed al patrimonio accumulato. Fra i beni messi sotto chiave anche diversi cavalli e un grande maneggio, denominato “Marino Ranch” realizzato su area demaniale a Gioiosa Marea. Con l’arresto di Marino mancano all’appello solo due dei 27 destinatari delle ordinanza di custodia cautelare.