Sacco Fiumedinisi, domani la sentenza per De Luca: "Procura ha sbagliato"

Sacco Fiumedinisi, domani la sentenza per De Luca: “Procura ha sbagliato”

Veronica Crocitti

Sacco Fiumedinisi, domani la sentenza per De Luca: “Procura ha sbagliato”

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giovedì 09 Novembre 2017 - 16:30

L'arringa di Taormina si è conclusa dopo le 17. Il Collegio ha deciso di riunirsi per la decisione della sentenza, la cui pronuncia avverrà domani alle 13.

E' stata una giornata pienissima quella "andata in onda" stamani nell'aula della II sezione penale del Tribunale di Messina dove, fin dalle 9, erano attesissime le ultime battute del processo "Sacco di Fiumedinisi" che vede alla sbarra degli imputati Cateno De Luca, ex Sindaco di Fiumedisini, neo eletto all'Ars e, da ieri, ai domiciliari per un'altra inchiesta riguardante una presunta evasione fiscale da quasi 2 milioni di euro.

L'ex primo cittadino, accompagnato dai suoi legali Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi, è rimasto tutto il tempo seduto nella prima fila, dinnanzi al collegio presieduto dal Presidente Mario Samperi con a latere Rosa Calabrò e Valeria Curatolo. Il Tribunale ha iniziato l'udienza rigettando le richieste per "assunzione di nuovi mezzi istruttori" che la difesa aveva avanzato nella precedente fase e, dopo i "convenevoli", ha lasciato la parola a Cateno De Luca per delle dichiarazioni spontanee.

Un'ora di monologo in cui il neo eletto all'Ars ha ripercorso l'intera vicenda di Fiumedinisi, difendendosi strenuamente così come aveva fatto fin dall'inizio del processo. "Quella che mi si è rivolta è un'accusa odiosa – è stato uno dei passaggi – ovvero di aver abusato della mia posizione di Sindaco per avvantaggiarmi economicamente". Altri affondi De Luca li ha poi rivolti ai Pubblici Ministeri che hanno coordinato le indagini, e in generale alla Procura, che avrebbe sbagliato su tutta la linea: "Io avrò fatto tanti errori in questi anni, ma non capisco come la Procura abbia potuto occultare alcuni fatti". Riferimenti chiari anche all'ingegnere Sciacca, accusato da De Luca di "falsità", e al Comune di Messina, reo di non esser in grado di recepire fondi per risollevare la città, al contrario di quanto fatto dall'ex primo cittadino per il suo territorio.

Al termine della lunga discussione, che non ha avuto nessun "fuori le righe" come molti si aspettavano, Cateno De Luca ha chiesto la deposizione di una memoria con allegati. La parola è poi passata all'avvocato Carlo Taormina che ha tenuto un'arringa di oltre 4 ore. La difesa si è difatti conclusa soltanto dopo le 17 ed il Collegio ha deciso di prendersi l'intera serata, e la mattinata di domani, per decidere sulla sentenza. L'appuntamento è quindi fissato per le 13 di domani quando il Presidente e i giudici stabiliranno se Cateno De Luca sia o meno colpevole. (Veronica Crocitti)

3 commenti

  1. SENZA MANETTE?

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  2. ALLORA LA LEGGE NN + UGUALE X TUTTI

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  3. MessineseAttento 10 Novembre 2017 07:18

    Che dire, uno che è ai domiciliari per evasione, a processo per abusi di vario genere e che pensa a fare a campagna elettorale, non so come si può definire. Anche se, a pensarci bene, già ci ha pensato il giudice nei giorni scorsi.

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