Politica

“L’Ars non approverà bilancio”. De Luca porta a Schifani un sacchetto di rifiuti

“La variazione di bilancio è stata qualificata dal Governo come atto urgente al punto tale da richiedere al presidente del Parlamento di comprimere i tempi ordinari della trattazione in commissione e in aula e la consequenziale presentazione degli emendamenti. Abbiamo individuato anche in questa circostanza l’atavico vizio di strumentalizzare le urgenze per finanziare spese non indifferibili ed urgenti in questo contesto”.

Così Cateno De Luca, di ritorno all’Ars dopo i suoi problemi di salute, nel merito del ddl variazioni di bilancio all’esame delle commissioni parlamentari.

“Immacolata all’Ars”

De Luca ha chiesto espressamente a Schifani e Galvagno “di eliminare immediatamente tutti i provvedimenti di spesa che non hanno carattere d’urgenza preannunciando la presentazione di oltre mille emendamenti e consigliando a tutti i colleghi parlamentari di organizzarsi per trascorrere la festività dell’Immacolata in Parlamento”.

La Corte dei Conti

Poi il riferimento all’udienza di sabato in Corte dei conti per la parifica del rendiconto 2020: “Ancora non sappiamo – ha affermato De Luca – se salterà il banco quando la Corte dei Conti metterà in luce il gioco dei bilanci regionali. Mi auguro che la Corte dei conti sia ulteriormente clemente nei nostri confronti e chiuda gli occhi su ciò che ha avuto modo di evidenziare in occasione della parifica del consuntivo 2020. Mi date l’impressione – prosegue De Luca – di essere satiri danzanti sul Titanic e ciò emerge con chiarezza dal contenuto della variazione di bilancio che state tentando di fare approvare al Parlamento siciliano. Presidente Schifani avrà collaborazione da parte nostra, ma avrà una reazione violenta su ogni proposta che è irricevibile prima di tutto sotto il profilo etico oltre che sotto il profilo giuridico contabile. Faccia mettere ai suoi assessori da parte i vizi e le abitudini che hanno messo in ginocchio la nostra terra. Se non lo farà avrà da parte nostra un muro sempre più invalicabile che nulla ha a che vedere ovviamente con i profili personali”.

I quattro “doni”

Cateno De Luca al termine del suo intervento ha anche consegnato quattro “doni” al presidente Schifani: un piccolo sacchetto di rifiuti per accendere i riflettori sulla problematica che attanaglia la Sicilia portando l’esempio di come la città di Messina sia riuscita a raggiungere il 60% di differenziata attuando le politiche giuste, l’opuscolo realizzato dal Governo Musumeci e inviato ai sindaci dei Comuni siciliani che racchiude le “grandi bugie” dei 4 anni trascorsi, il testo “La Sicilia ai siciliani. Un’analisi critica sul testo cardine dell’indipendentismo siciliano” di Antonio Canepa, manifesto ideale dell’indipendentismo siciliano e il testo di Cateno De Luca “Origini e prospettive dell’autonomia siciliana. Breve testimonianza del saccheggio della Casta”.