“Racconti illustrati” di Maurizio Gemelli: la sfida dell’eroe

Si apre con un vibrante dialogo fra imponenti tele ad olio e innumerevoli disegni a matita, la personale “Racconti illustrati” di Maurizio Gemelli, a cura di Saverio Pugliatti per il ciclo “R-esistenza d’artista”, visitabile dal 9 al 20 marzo nella sala mostre del Teatro Vittorio Emanuele. Diverse sono infatti, le estese e coinvolgenti tele che impressionano per la minuziosa realizzazione, per la cura dei dettagli, per l’impianto narrativo, che spazia dalla riproduzione di temi mitologici, biblici ed epici, alle grandi composizioni di figure umane, colte nella loro intimità di “historie”, sotto una luce ispettiva, spezzata da chiaroscuri seducenti e rossi espliciti. Qui, la lezione del Caravaggio è limpida e tangibile, nella ricerca di un meticoloso realismo, nell’appassionata descrizione anatomica, nei corpi classici e offerti senza pudore, a cui l’artista associa volti inaspettatamente moderni ed androgini, cristallizzati nel momento presente.

Nel ricco panorama pittorico della produzione artistica di Gemelli, si inseriscono anche racconti corali, scene e scenografie di apparizioni bibliche e battaglie medievali, dove ci si interroga sul tema dell’eroicità indugiando nella trattazione del soldato, del rifugiato, del veggente, ognuno impegnato nella sua strenua lotta per la sopravvivenza, mentre il contesto placido, dipinto con impressionante precisione ed espressività, ne accoglie gli ultimi aneliti, i rigurgiti di coraggio o la fine estrema. La tensione filosofica del singolo si ricompone nella narrazione collettiva.

Dalla raffigurazione di intriganti donne-arcieri e maghe o cavalieri medievali in guerra, draghi ed inquietanti uccelli sembra trasparire un chiaro rimando all’universo fantasy e soprattutto a quello di Frank Franzetta. Non si tratta però, di un rimando didascalico, ma di un’acquisizione di linguaggi, funzionale a una data visione della realtà, dove il fantastico è specchio e allegoria dell’autentico e la magia è comunicazione mistica.

Non manca infine, una riflessione sull’attualità, che pare accostarsi al “realismo romantico” di Norman Rockwell, con le sue analisi sottilmente sarcastiche ma mai pretenziose: lo si può evincere dall’opera su carta “Italiani”, ma anche dai numerosi ritratti in serie dei grandi personaggi dei nostri tempi, guide religiose ed esempi etici, paradigmi viventi di quella eroicità che dal potente scontro fisico del passato, Maurizio Gemelli ricolloca nella dimensione quotidiana dell’esercizio intimo e costante, autentica e forse, unica eredità dell’individuo.

Sefora Adamovic’