Asp,i sindacati chiedono la testa del commissario Poli e la nomina di un direttore generale a tempo pieno

«Il riordino della Sanità messinese viene decisa al tavolo della politica e non con il confronto e le proposte della conferenza dei sindaci e con le forze sociali e sindacali». E’ critica la posizione di Cgil, Cisl e Uil messinesi e delle Federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici dopo l’incontro che si è tenuto ieri a Palazzo Geraci con tutta la deputazione politica messinese nazionale e regionale.
In un documento unitario, i tre sindacati puntano il dito contro » il Commissario, che non ha avvertito l’esigenza di incontrarsi con il sindacato confederale, malgrado le reiterate istanze e i diversi solleciti» e chiedono al Governatore Lombardo e all’assessore Russo di prendere posizione.
«L’ASP di Messina – sostengono Cgil, Cisl e Uil – con il suo vasto territorio non può essere retta da un Commissario a Messina solo part-time. L’incarico del dott. Poli è quello di risanare il bilancio dell’Azienda e per fare ciò ha pensato di nominare dei consulenti esterni o di utilizzare professionalità del Cannizzaro. Come dire che quelli di Messina non ne hanno le capacità».
Per Cgil, Cisl e Uil è encomiabile che a Taormina si sia dato vita al Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo gestito dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. «Ma il progetto – ricordano – ha un costo di gestione di 7 milioni e 800 mila euro per i primi due anni e di 8 milioni e 300 mila euro per gli anni successivi e un finanziamento della Regione Sicilia a favore dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di 4 milioni e 800 mila euro per i primi due anni e di 5 milioni e 300 mila euro per i successivi tre anni».
Secondo i sindacalisti la stessa convenzione tra l’ASP e la Fondazione Maugeri con la quale si affida la gestione dell’Unità di Neuro-riabilitazione Intensiva di presso l’Ospedale SS. Salvatore di Mistretta è un’altra questione che va affrontata «per sapere se queste scelte operate dalla Regione ma anche dall’ASP messinese sono mirate a garantire e innalzare la qualità dei servizi, a garantire occupazione e nel contempo a realizzare risparmi e contenimento della spesa pubblica».
La posizione di Cgil, Cisl e Uil è chiara: «questo Commissario deve essere rimosso e sostituito con un vero Direttore Generale che riorganizzi veramente e seriamente i servizi in tutto il territorio messinese». I sindacati dicono, infine, di condividere la necessità di un rientro della spesa sanitaria siciliana ma avvisano: «non consentiremo che ancora si giochi con i cittadini e con una collettività bisognevole di assistenza e cure».