sanità

Asp, la Uil Fpl ribadisce: “Si revochi la nomina del dir. sanitario Sindoni”

Dopo una serie di segnalazioni, un esposto, nonché l’ultima nota di protesta, datata 31 gennaio, l’Asp Messina ha risposto alla Uil Fpl medici ed alla Fp Cgil medici in merito al caso del direttore sanitario Domenico Sindoni. La risposta ai dubbi delle due organizzazioni sindacali sulla regolarità della nomina avvenuta nel giugno del 2019 non ha convinto i sindacalisti. Anzi, come spiegato nel corso di una conferenza stampa, proprio la risposta dell’Asp è la prova che qualcosa non quadra.

La Fp Cgil medici si “sfila”

Alla conferenza stampa però erano presenti solo i sindacalisti della Uil Fpl Giuseppe Calapai e Mario Macrì. Assente Emilio Cortese, Fp Cgil medici, che pure ha portato avanti la battaglia congiuntamente alla Uil. A quanto pare Cortese è stato diffidato dai vertici della Fp Cgil nel proseguire la vicenda, probabilmente per divergenze di opinioni.

La nomina contestata

Nel mirino, sin dalla scorsa estate, di Uil Fpl medici ed Fp Cgil medici, attraverso i segretari di categoria Mario Macrì ed Emilio Cortese, non è direttamente la nomina a direttore sanitario Asp di Sindoni nel giugno 2019, ma il suo inserimento nell’elenco regionale degli idonei al ruolo di direttore amministrativo o sanitario nelle aziende sanitarie ed ospedaliere della Sicilia. L’inserimento è avvenuto nel 2018 in seguito ad un bando che prevedeva una serie di requisiti tra i quali l’aver ricoperto per 5 anni un ruolo da dirigente medico (avere cioè diretto una struttura complessa). Ed effettivamente Sindoni è stato direttore medico di presidio presso l’ospedale di Barcellona dall’ottobre 2004 all’agosto 2011 dopo aver superato una selezione. Quel che Uil Fp e Fp Cgil area medica contestano è proprio quella nomina a direttore medico di presidio avvenuta nel 2004.

La Uil Fpl: “Non aveva requisiti”

Se quella nomina a Barcellona avvenuta per selezione ha irregolarità- sostengono– allora Sindoni non aveva i requisiti per far parte dell’elenco regionale degli idonei e quindi non avrebbe potuto essere nominato direttore sanitario dell’Asp nel giugno 2019”. Insomma, una serie di effetti a catena ribaditi nei comunicati dei mesi scorsi e nella conferenza stampa di ieri mattina.

La denuncia anonima del 2010

Sia Macrì che Calapai non si sono sentiti rassicurati dalla risposta che l’Asp ha trasmesso ai sindacati il 14 febbraio. A rispondere a Uil e Cgil sul caso Sindoni è la dottoressa Rosaria Faucello, direttore della gestione del personale dell’Asp. Nel ribadire che non ci sono criticità nella nomina del direttore sanitario la Faucello allega una nota del 2010 con la quale l’Asp dell’epoca faceva chiarezza su una denuncia anonima presentata proprio contro Sindoni.

La replica: tutto regolare

L’anonimo denunciava la mancanza di requisiti di Sindoni nel 2004 per accedere al bando per diventare dirigente medico. A quella denuncia, presentata nel 2010, l’allora dirigente del personale Agostino Giorgianni replicava riportando le tabelle di equipollenza e la normativa di riferimento, sostenendo la regolarità della nomina.

Le perplessità della Commissione

Ma non è così– spiega Macrì– perché proprio leggendo la tabella delle equipollenze allegata nel 2010 si evince che nel caso di Sindoni non c’è corrispondenza. Dalla risposta della dottoressa Faucello inoltre veniamo a scoprire che la Commissione esaminatrice aveva richiesto un parere tecnico giuridico che non è stato reperito. L’allora presidente di Commissione esaminatrice infatti aveva espresso perplessità proprio sui requisiti di Sindoni e di altri candidati, ammettendoli con riserva in attesa del parere. Tra la documentazione non c’è questo parere. E nel 2010 la Regione spiega che poiché nessuno ha fatto ricorso la nomina è regolare”.

“L’Asp revochi la nomina”

A distanza di 10 anni i dubbi per Calapai e Macrì però rimangono e continuano a chiedere la revoca della nomina a direttore sanitario. “Non aveva abbastanza anzianità di servizio nel 2004 per accedere al bando per la direzione medica di presidio a Barcellona– insistono– E quindi, nel 2018 non poteva essere inserito nell’elenco degli idonei. Peraltro Sindoni è stato più volte nominato direttore sanitario dell’Asp. Dal 2014 al luglio 2017 e dall’agosto 2017 fino a dicembre 2018 e infine dal giugno 2019 ad oggi”.

La Uil Fp medici è rimasta da sola su questo fronte, dal momento che la Cgil ha deciso di far ritirare la posizione di Emilio Cortese, è intenzionata comunque a proseguire con le richieste di revoca.

L’assenza della Fp Cgil ci preoccupa – ha concluso il segretario della Uil Fpl di Messina, Pippo Calapai – In ogni caso, chi gestisce la cosa pubblica non può avere zone d’ombra. Bisogna operare nella trasparenza più totale. Non abbiamo nulla di personale contro Sindoni: l’obiettivo più generale è quello di assicurare che la sanità pubblica venga gestita nel miglior modo possibile”.