La Tares ha premiato 10 mila famiglie, più di 6 mila hanno usato le isole ecologiche

Il regolamento è stato approvato in fretta e furia una decina di giorni fa perché c’era da rispettare la scadenza fissata dal Ministero dell’Economia e della Finanza per la parte che riguardava la Tasi, tassa sui servizi indivisibili. Il Consiglio comunale sembrava deciso a chiudere anche la partita Tari, la dolente tassa sui rifiuti, nel giro di pochi giorni ma la confusione su piano di riequilibrio, i ritardi sul bilancio consuntivo 2013 e la nomina del commissario ad acta, hanno scombussolato l’aula. Questa sera alle 19 tornerà a riunirsi il Consiglio, il primo punto all’ordine del giorno è proprio il resoconto finanziario 2013, al momento però non ci sono ancora quegli emendamenti che l’amministrazione ha assicurato per rimodulare quei punti che hanno causato il parere negativo del collegio dei Revisori dei conti. A quanto pare però servono ancora dei giorni. Dunque questa sera in aula, a parte discutere, si potrà fare poco su questo fronte.

Resta invece in ballo la Tari. Il Consiglio deve dare il via libera al piano tariffario, un passaggio importantissimo per i messinesi che così scopriranno a quanto ammonterà la nuova tassa sui rifiuti. Si sa già che il risparmio rispetto alla Tares sarà quasi impercettibile, poiché il costo totale del servizio da coprire ammonta a 43,9 milioni, contro i 44 dello scorso anno. Amministrazione e Consiglio, in sede di approvazione del regolamento, hanno cercato di prevedere sconti e riduzioni per aiutare quanto più possibile il maggior numero di famiglie e attività imprenditoriali, molto però passerà proprio dal piano tariffario.

In attesa quindi di scoprire quanto pagheranno i messinesi e soprattutto quante e quali riduzioni ci saranno a disposizione, proviamo a spulciare alcune cifre che fotografano la situazione lasciata dalla Tares che di sicuro ha avuto un merito: far crescere il numero dei messinesi che usano le isole ecologiche e che pian piano si sono avvicinati alla raccolta differenziata, grazie all’incentivo degli sconti inseriti per premiare i comportamenti virtuosi.

Secondo le informazioni rese dal Dipartimento Tributi con la Tares 2013 sono state concesse esenzioni totali che hanno raggiunto 1.252 famiglie in difficoltà economica. Oltre mille nuclei dunque non hanno pagato un centesimo di Tares. Ci sono state poi 1.771 famiglie che hanno beneficiato di una esenzione parziale per i 2/3 della tariffa, quindi hanno pagato una Tares super scontata. Per quanto riguarda invece i comportamenti virtuosi sono state circa 700 le famiglie, censite dall’Ato3, che grazie al compostaggio domestico possono usufruire dello sconto, mentre sono state registrate 6.510 famiglie che hanno utilizzato le isole ecologiche. La Tares prevedeva il 25% di riduzione sulla quota variabile del tributo per le famiglie che hanno portato l’immondizia alle isole ecologiche, a patto che si dimostrasse una quantità non inferiore a 7 kg mensili per ogni singolo componente del nucleo. 30% in meno, sempre sulla parte variabile, per chi ha invece usato la compostiera. Per questo 2014 quelle percentuali sono cambiate, con la ferma intenzione di andare ulteriormente incontro alle esigenze dei messinesi e incentivare così ancor di più quella raccolta differenziata che purtroppo oggi è ancora ferma al 5%. Con la Tari 35% di sconto per i nuclei familiari che conferiranno i rifiuti nelle isole ecologiche e novità rispetto allo scorso anno: dai 7 kg mensili a persona necessari per usufruire dello sconto si scende a 5 kg. Per il compostaggio domestico invece detrazione del 35% sulla quota variabile per chi dimostra di avere una compostiera.

In generale con la Tares le agevolazioni, riduzioni ed esenzioni hanno raggiunto oltre 10.000 utenze domestiche. Chi però rientra tra i virtuosi non ha ancora visto concretizzarsi quello sconto. Il Dirigente del Dipartimento Tributi Romolo Dell’Acqua ha spiegato che questa quota verrà automaticamente detratta dalle bollette della Tasi. Dunque, per esempio, basta prendere i bollettini della vecchia Tares, leggere a quanto ammontava la quota variabile e calcolare il 25% su quella quota (per chi ha portato i rifiuti alle isole) per conoscere quanto si risparmierà. Giusto per fare esempio, se la parte variabile della Tares ammontava a 200 euro, il risparmio sarà di 50 euro.

Dando uno sguardo invece alle utenze non domestiche si scopre che sono state 146 ad aver fruito di riduzioni per autosmaltimento dei rifiuti, per un importo complessivo di circa 56.000 euro. Senza dimenticare che le utenze domestiche sono state agevolate anche con riduzione del 40% della quota variabile della tariffa in relazione alla superficie dell’immobile destinata alla produzione di rifiuti speciali assimilabili. Una riduzione che non solo è stata confermata anche nella Tasi ma estesa, in modo da riguardare anche la componente fissa della tariffa.

Un altro tassello su cui nei giorni scorsi l’assessore al Bilancio Guido Signorino ha fortemente puntato è stata l’attività di contrasto dell’evasione che dovrebbe dare qualche risultato. Salta fuori che nel 2014, rispetto allo scorso anno la platea dei contribuenti ha visto un incremento di 1.932 utenze domestiche, con un aumento della superficie tassabile di mq 189.280 e di 42.678 mq per le non domestiche. Tale incremento, ha spiegato l’assessore, è dovuto sia all’attività di accertamento sulle utenze, sia all’autodenuncia di nuovi utenti. Tutti questi fattori dovranno inevitabilmente consentire una maggiore ripartizione del carico tariffario.

I messinesi aspettano in trepidazione e con un inevitabile velo di preoccupazione. Ma l’attesa non dovrebbe essere lunga, considerato anche che dilatare ulteriormente i tempi significa ritardare il momento in cui il gettito della tassa inizierà a entrare nelle casse del Comune, dando linfa e risorse che ad oggi non ci sono.

Francesca Stornante