Esplode la febbre del M5S, richiesti in 3 giorni 100 casellari giudiziari

Mentre il centro-sinistra è “sull’orlo di una crisi di nervi” e la mano destra non sa cosa fa la sinistra, anche a Messina l’appeal del M5S sale alle stelle… Da martedì 12 infatti si sono aperti i termini per la presentazione delle richieste di candidature al Consiglio comunale ed alle circoscrizioni e la scadenza è fissata per venerdì 22 marzo alle 22.00. Ebbene, in tre giorni le richieste per il casellario giudiziario ed il certificato carichi pendenti sono arrivate a 100. Escludiamo che il boom sia dovuto a chissà quali motivi, anche perché di concorsi in vista non risulta ce ne siano. L’unica risposta plausibile è che se in tre giorni 100 messinesi chiedono il certificato carichi pendenti è perché stanno presentando il curriculum ai grillini per la candidatura. Del resto in una città dove per secoli è stato più facile che un cammello passasse per la cruna di un ago che una persona normale riuscisse a far politica nei partiti tradizionali senza il sistema della cooptazione o della parentela o dello scambio, dove l’unico ricambio è quello di stagione tra i maglioni e le maniche corte, il M5S è apparso l’unico movimento che ha aperto le porte. Anzi, le ha spalancate, con tutti i limiti e le conseguenze che può comportare, è vero, ma le ha aperte, dando la possibilità al “signor nessuno” di Gesso piuttosto che di via Camiciotti di provarci anche se non ha le spalle coperte o la spinta giusta o il pacchetto di voti. I documenti richiesti (vedi articolo correlato), che dovranno essere presentati nella sede del M5S a piazza Duomo, prevedono anche una serie di autocertificazioni, nonché il curriculum corredato di esperienze sia all’interno del movimento che in associazioni no profit o enti, dichiarazioni di non aver alcuna tessera di partito, di non essere stato candidato, di non avere inchieste a carico che non risultano sul casellario. Gli aspiranti candidati devono inoltre accettare una serie di pre-condizioni, come la riduzione delle indennità o la remissione del mandato ogni sei mesi al giudizio del gruppo di attivisti, una sorta di clausola contro i cambi di casacca, che soprattutto a livello locale sono più diffusi. Comunque la si voglia pensare anche in riva allo Stretto è esplosa la febbre grillina ed il test dei casellari è un primo indizio. Spetterà agli attivisti selezionare i candidati, mentre il candidato sindaco sarà scelto tra quanti operano già nel movimento. C’è ancora una settimana di tempo per presentare il curriculum e una lettera di presentazione per farsi conoscere meglio, ma visto l’inizio è bene affrettarsi.

Rosaria Brancato