Articolo 1: “Non è una scissione ma un nuovo inizio con i nostri valori”

La sala del Lux era piena. Più che “nostalgici” della sinistra sono quelli che ci credono ancora, che sperano che sia ancora possibile una sinistra che non si allontani progressivamente e definitivamente dal suo elettorato. Una sinistra che non debba dire grazie ad Alfano e Verdini per restare in piedi insomma.

Oggi è stato il giorno dell’Assemblea di Articolo 1- Democratici e progressisti, il movimento che sta riunendo quanti hanno detto addio al Pd, guidati dal deputato Roberto Speranza.Lo slogan: "un nuovo inizio con i nostri valori".

Hanno lasciato il Pd ma non escludono alleanze future. Nel frattempo, di Regione in Regione, cercano di riallacciare quel legame reciso negli anni con l’elettorato di sinistra.

A Messina l’incontro ha visto la presenza del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha ribadito i motivi di una scelta inizia ad essere condivisa da molti, anche se il termine “scissionisti” non piace ai più. La scissione, sostengono, è quella che il Pd a trazione renziana ha fatto rispetto al territorio ed al suo elettorato.

“Il nostro obiettivo è riportare in Italia un campo ampio di centro sinistra che oggi si e' frantumato- dichiara Giuseppe Grioli, che insieme a Domenico Siracusano e Maria Flavia Timbro è stato tra i primi a scegliere la strada di Art.1 Democratici e Progressisti- Nel movimento ci sono donne e uomini che provengono da diverse esperienze politiche. Dal Pd, da sinistra italiana, dell'associazionismo, dalle esperienze civiche. Noi che abbiamo fondato il Pd abbiamo creduto nell'incontro delle culture fondative della costituzione, quella progressista, quella cattolico democratica e quella liberale. Art. 1 vuole tornare ad ascoltare quella parte di popolo che non si ritrova piu' in quella rappresentanza. In provincia di Messina realizzeremo una conferenza programmatica per declinare i valori nazionali del movimento secondo i bisogni e le vocazioni del nostro territorio”.

Dopo Pasqua sono previste una serie di nuove assemblee in provincia per costituire anche i coordinamenti comprensoriali.

In tanti hanno seguito l’assemblea, chi più determinato a fare il passo decisivo, chi per curiosità, chi, per dirla alla Moretti “per ascoltare qualcosa di sinistra”. E’ già un inizio in una realtà in cui il Pd ufficiale è ancora sotto coperta, dopo 4 anni di commissariamenti ed in attesa di un congresso che viene posticipato di volta in volta.

Ed è probabile che il numero aumenterà. Intanto, tra le curiosità dei presenti in platea c’è il “divorzio” politico tra Angela Bottari (che resta nel Pd) e il marito Gioacchino Silvestro (che ha scelto Art. 1).

Rosaria Brancato