I furbetti del badge alla Provincia, chiesto il processo per 59 dipendenti

Primo vaglio del giudice per l'inchiesta sui presunti casi di assenteismo a Palazzo dei Leoni. Ieri si è aperta l'udienza preliminare davanti al GUP Monica Marino e l'accusa, sostenuta in aula dal sostituto procuratore Annalisa Arena, ha chiesto per tutti e 59 gli indagati il rinvio a giudizio. Secondo la Procura, cioè, i 59 dipendenti della Provincia regionale devono andare a processo. La decisione del Giudice slitta però alla prossima settimana: dopo aver ascoltato i molti difensori impegnati, infatti, il Pm ha chiesto nuovamente la parola e il GUP ha aggiornato l'udienza per darle modo di controreplicare.

L'indagine si basa sul controllo di una lunga serie di permessi e compensazione di servizi, passati ai raggi x dagli investigatori. Inizialmente gli indagati erano 72, alla fine dell'inchiesta ne è rimasto implicato qualcuno di meno – su quasi 900 dipendenti in totale – per i quali si ipotizza il reato di truffa. Si tratta per lo più di dipendenti in servizio al Palazzo degli Specchi, ma ci sono anche diversi dirigenti di Palazzo dei Leoni.

Ecco i nomi: Rosario Anastasi, Francesca Sofia, Teodora Scandurra, Paola Franciò, Umberto Andò, Demetrio La Torre, Giuseppe Di Giorgio, Salvatore Gullì, Giovanni Sidoti Pinto, Graziella Currenti, Santo Arrò, Andrea Valenti, Caterina Basile, Pasquale Retti, Antonino Bonansinga, Ettore Grimaldi, Gaetano Mangano, Roberto Branca, Giovanni Liotta, Antonino Infondenti, Santi Paladino, Anna Burrascano, Giovanni Tripodo, Rosario Bruschetta, Antonino La Camera, Carmela Caiezza, Giorgina Rosaria Caruso, Giuseppe Parisi, Daniela Cafeo, Giovanni Loria, Placido Giordano, Salvatore Libro, Alfio Tiano, Giuseppe Gemelli, Santo Mondello, Mario Micali, Maurizio La Spina, Maria Caputo, Nicola Libro, Rosario Mondello, Orazio Lombardo, Maria Giovanna Militello, Rosa Arnò, Carmelo Gambadoro, Natale Chillemi, Domenica Mangraviti, Domenica Di Fini, Angela Rosalba Melita, Daniele Santi Piccione, Giuseppe Giacobbe, Alfredo Misitano, Luigi Triglia, Marisa Passalacqua, Cosimo Pistorino, Santo Patané, Angela Criscillo, Carmela Sedia, Francesco Cristaudo e Santo Bonasera.

Gli accertamenti della magistratura sono partiti diversi anni fa, prima coordinati dal pm Liliana Todaro, poi passati al collega Antonio Carchietti, nel frattempo impegnato sulla analoga inchiesta sull'Iacp. La svolta è dell'aprile dello scorso anno: all'ultimo blitz a Palazzo dei Leoni la Digos ha chiesto all'ufficio personale i tabulati presenze, concentrandosi sui permessi di cui avrebbero usufruito a cavallo delle precedenti feste natalizie. Alla fine i controlli hanno rivelato la posizione irregolare di 59 persone che risultavano a lavoro mentre erano da tutt'altra parte. Le contestazioni sono le più svariate: dall'assenza arbitraria in orario di lavoro per sbrigare proprie commesse fuori dal palazzo alla gestione "in proprio" delle ore in compensazione. L'ente di via Cavour, guidata dal Commissario Filippo Romano, si è costituita parte civile.

(Alessandra Serio)