Centinaia di posti e servizi a rischio, Forza Italia: “Legge assurda, battiamo i pugni alla Regione”

Una norma della legge stralcio dell'ultima finanziaria regionale mette a rischio migliaia di posti di lavoro in tutta la Sicilia, 400 solo a Messina. E ancor più a rischio c'è il servizio di assistenza igienico sanitaria e trasporto degli studenti disabili di Messina e provincia che potrebbero perdere i loro operatori. Un emendamento inserito nella legge, infatti, prevede che l'assistenza a scuola venga svolta dal personale Ata e non più dagli operatori che in questi anni hanno svolto i servizi oppure in mancanza di personale nelle scuole direttamente con il sistema voucher. Una questione che Forza Italia ha deciso di affrontare a muso duro spiegando oggi a Palazzo Zanca le gravi conseguenze occupazionali e gestionali che questa norma causerà. Una conferenza stampa indetta dalla presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, dalla presidente della VI Commissione consiliare (Politiche Sociali), Donatella Sindoni, dai gruppi politici Forza Italia, Felice per Messina, Grande Sud e Progressisti Democratici. Insieme a loro anche il deputato Santi Formica che ha denunciato a chiare lettere il pressapochismo del governo Crocetta. "La maggioranza ha fatto passare questo emendamento assurdo. Il sistema voucher non può funzionare. C'era personale specializzato ad effettuare questo tipo di servizio. Per creare sintonia con gli assistiti passerà tempo e tutto questo solo per risparmiare qualche milione di euro" ha dichiarato il deputato Formica che promette battaglia all'Ars insieme ai colleghi di partito.

La presidente Barrile ha puntato l'attenzione sulla carenza del personale Ata nelle scuole e su quanto sia incomprensibile pensare di scaricare su questi lavoratori un compito così difficile. "Spero che Accorinti, oggi sindaco metropolitano, faccia dei tavoli tecnici su questa problematica".

Il consigliere Peppuccio Santalco ha ribadito che io personale Ata non ha competenze specifiche per svolgere servizi tanto delicati rivolti ad una fascia debole di popolazione.

Infine Nino Neri, sindacalista e lavoratore ha lanciato il messaggio a nome di tutta la categoria: "Intaccare i servizi sociali è non avere coscienza dei disagi che si provocano".

La questione è dunque aperta. Le Funzioni pubbliche di Cgil e Cisl hanno già avviato le prime mobilitazioni, si comincia domani con il sit-in di protesta dei lavoratori davanti la sede della Città Metropolitana e si continua mercoledì, alle ore 19, con la fiaccolata e il corteo dei lavoratori per sensibilizzare la cittadinanza.