" Il centro destra non si è diviso per le vicende giudiziarie e non si ricompatta sull'esito di quelle". Il giorno dopo la sentenza sul caso della messinese Ruby, il ministro Angelino Alfano è proprio a Messina e commenta così, chiarendo la posizione del Nuovo Centro Destra, senza chiudere la porta agli ex alleati. "Non parliamo del passato, guardiamo al futuro. Il Nuovo Centro Destra è nel governo delle riforme, in un processo che non può che uscirne rafforzato, perché sono convinta che adesso anche falle parti di Forza Italia finirà il balletto sì o no sulle riforme e si andrá avanti sulle riforme".
Tornando alla sentenza, Alfano ha sottolineato che "dal punto di vista storico e politico bisogna rileggere quel 2011 perché a causa di una vicenda finita poi in una assoluzione l'ultimo governo di centro destra si è logorato fino a cadere, alla fine di quell'anno. Non é una sentenza incolore e insapore come l'acqua perché ha avuto un intenso riflesso sulle vicende politiche italiane".
Alfano ha poi ribadito la strategia del Governo in tema di sbarchi, dopo aver incontrato il prefetto Stefano Trotta in vista dell'arrivo di 400 profughi, in arrivo su pullman e attesi a breve, forse giá stasera, per essere accolti a Messina. "Miriamo a utilizzare le ex caserme per l'accoglienza, per evitare che i migranti muoiano. Poi devono essere liberi di lasciare l'Italia, la maggior parte di questa gente non vuole restare nel nostro paese. Stiamo facendo molti passi in avanti in Europa in questo senso perché questa non è una frontiera italiana ma europea".
A proposito di aree militari, ben il 10% del territorio comunale e proprio mentre la Giunta Accorinti dialoga con la Difesa per l'acquisizione di una parte delle strutture, Alfano parla anche dell'area strategica della Falce, al centro di un progetto Nato. "Abbiamo le idee chiare su quell'area, e stiamo lavorando con senso pratico, perché per intervenire in quella zona occorre estremo senso pratico".
Alessandra Serio