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Astronomia. Pioggia di stelle cadenti a maggio, ecco dove e quando osservarle

Sarà un mese di maggio straordinario per tutti gli appassionati di astronomia. Se le condizioni meteo lo assicureranno, dopo il peggioramento di questo weekend, potremo assistere alla pioggia di stelle cadenti delle Eta Aquaridi per tutto il mese, anche se il picco massimo sarà tra poco, nei prossimi giorni.

Quando bisogna guardare il cielo?

Questo sarà un buon anno per vederle, perché il nostro satellite sarà nella sua fase di crescita e ancora poco luminosa. Il picco di massima attività è previsto nella notte tra il 5 e il 6 maggio. La Luna si nasconderà a mezzanotte, migliorando l’osservazione di questo sciame meteorico. Il momento perfetto per osservare sarà quattro ore dopo la mezzanotte. Il tasso di attività sarà compreso tra 40 e 85 meteore all’ora, e viaggeranno a una velocità di 66 chilometri al secondo.

Pioggia di meteore nel cielo notturno stellato

Prendono il nome dalla costellazione dell’Acquario

Le Eta Aquaridi sono stelle cadenti che “provengono” dalla costellazione dell’Acquario, da cui il loro nome. In realtà non nascono da lì, ma il punto da cui provengono, il loro radiante, sembra trovarsi in corrispondenza di questa costellazione. La loro origine va ricercata nella famosa cometa 1/P Halley, responsabile anche di altri “cugini”, come le Orionidi. Durante il viaggio della cometa vengono rilasciate particelle che costituiscono una specie di anello roccioso.

I luoghi migliori per osservarle

Per l’osservazione delle eta aquaridi, meglio recarsi in campo aperto e scegliere qualsiasi punto panoramico lontano dall’inquinamento luminoso delle città. Come per altri eventi simili, il luogo di osservazione può essere ovunque, purché in campo aperto o in montagna. Qualsiasi punto di osservazione, terrazza o spazio aperto senza ostacoli sono luoghi ideali per godersi le Eta Aquaridi. La cosa più consigliabile è lasciare la città ed evitare l’inquinamento luminoso, spostandosi verso i colli o quelle aree ancora non interessate dall’inquinamento luminoso. Si raccomanda che, nonostante il fatto che la Luna non dia fastidio, si guardi verso le zone più scure, essendo la direzione indifferente.